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Esteri

Qual è il nuovo piano di Israele per Gaza, pronta una “potente operazione”. Netanyahu: “Spostare la popolazione”

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Francesco Ferrigno

Il premier di Israele Benjamin Netanyahu ha parlato in queste ore di una “potente operazione a Gaza“, che include “un movimento della popolazione per proteggerla”.

Qual è il nuovo piano di Israele per Gaza, pronta una “potente operazione”. Netanyahu: “Spostare la popolazione” (ANSA FOTO) – Notizie.com

Con ogni probabilità Netanyahu parla di un’operazione da terra e di spostare la popolazione della Striscia. L’obiettivo è quello di portare a termine la guerra contro Hamas. Ma anche quello di impadronirsi di Gaza per la sicurezza di Israele.

Bisogna ricordare che il conflitto tra Tel Aviv e il movimento palestinese, responsabile delle stragi del 7 ottobre 2023, va avanti proprio da quel giorno, intervallato solo da una breve tregua all’inizio di quest’anno. Nelle mani di Hamas ci sarebbe ancora un gruppo di ostaggi vivi rapiti proprio il 7 ottobre, che in Israele i familiari chiedono al governo, stretto tra le polemiche e le proposte, di riportare a casa il più presto possibile.

Israele contro Hamas, nuovi piani approvati dai Ministri

La guerra contro Hamas ha prodotto un numero spropositato di vittime civili e di strategie, come quella di impedire gli aiuti umanitari nella Striscia, che hanno portato la Corte penale internazionale (Cpi) a chiedere l’arresto di Netanyahu per crimini di guerra. I nuovi piani, una nuova fase della guerra, sono stati approvati dai Ministri del governo. Prevedono lo spostamento forzato di migliaia di palestinesi verso il sud della Striscia.

Non si conoscono molti dettagli, ma l’Esercito israeliano (Idf) per portare a termine il progetto ha anche richiamato decine di migliaia di riservisti. Il nuovo piano potrebbe partire subito dopo la visita in Medio Oriente annunciata dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Si tratterebbe dell’ultimo tentativo affinché le parti accettino un nuovo cessate il fuoco. In queste ore l’Esercito israeliano ha preso di mira i ribelli Houthi nella città yemenita di Hodeida, sul Mar Rosso, con una serie di attacchi aerei devastanti.

Israele contro Hamas, nuovi piani approvati dai Ministri (ANSA FOTO) – Notizie.com

Gli attacchi sono avvenuti il giorno dopo che i ribelli, sostenuti dall’Iran, hanno lanciato un missile che ha colpito un aeroporto di Israele. Israele si è ritirato da Gaza nel 2005 dopo un’occupazione decennale e ha poi imposto un blocco sul territorio insieme all’Egitto. Conquistare e potenzialmente occupare nuovamente il territorio per un periodo indefinito non solo infrangerebbe ulteriormente le speranze di creare uno Stato palestinese.

Da quando Tel Aviv ha interrotto il cessate il fuoco con il gruppo militante di Hamas a metà marzo, ha scatenato feroci attacchi sul territorio che hanno ucciso centinaia di persone. Ha conquistato ampie fasce di territorio e ora controlla circa il 50% di Gaza. Prima della fine della tregua, Israele ha bloccato tutti gli aiuti umanitari nel territorio, inclusi cibo, carburante e acqua, innescando quella che si ritiene essere la peggiore crisi umanitaria in quasi 19 mesi di guerra. La guerra è iniziata quando i militanti guidati da Hamas hanno attaccato il sud di Israele, uccidendo 1.200 persone e prendendo circa 250 ostaggi.

Secondo Israele 59 prigionieri restano a Gaza, ma si ritiene che 35 siano morti. L’offensiva israeliana fino a questo momento ha costretto oltre il 90% della popolazione di Gaza a spostarsi e, secondo i funzionari sanitari palestinesi, ha ucciso più di 52mila persone, molte delle quali donne e bambini. Almeno 42 persone sono state uccise dagli attacchi israeliani tra domenica a lunedì pomeriggio

Il nuovo piano impone anche il controllo israeliano sulla distribuzione degli aiuti. Israele accusa Hamas di dirottare gli aiuti per uso proprio o per distribuirli al fine di rafforzare il suo controllo a Gaza. Ma non c’è alcuna prova di questo. Per un cessate il fuoco definitivo Tel Aviv ha proposto il disarmo totale di Hamas. Quest’ultimo, però, ha cercato un accordo per porre fine alla guerra senza toccare la propria capacità militare. L’annuncio di espansione di Israele ha irritato le famiglie degli ostaggi, che temono che qualsiasi estensione del conflitto metta in pericolo i loro cari.

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Francesco Ferrigno