Harry vuole riconciliarsi con Carlo III e William, ma accusa il padre di aver interferito sulla decisione dei giudici di togliergli la scorta. La risposta di Buckingham Palace.
Un altro capitolo della saga Windsor è stato aperto dal principe Harry. Dopo che la Corte d’Appello di Londra ha deciso di respingere il suo ricorso negandogli la scorta, il secondogenito di Carlo III e di Lady Diana ha rilasciato un’intervista inaspettata alla Bbc, nella quale ha rivelato di essere “sconvolto” per la decisione dei giudici e di voler riconciliarsi con la sua famiglia.
I rapporti con l’erede al trono William si sono definitivamente deteriorati dopo la pubblicazione della biografia Spare, nella quale Harry ha rivelato dettagli scomodi che avrebbero potuto costare la reputazione di alcuni componenti della Royal Family. Il padre, il re, non gli parla più proprio a causa del ricorso presentato contro l’Home Office per ottenere la tutela della polizia nel Regno Unito.
Carlo III ha 76 anni. All’inizio del 2024 i medici della London Clinic gli hanno diagnosticato un cancro contro il quale ancora oggi combatte sottoponendosi alla radioterapia. “Non so quanto gli resti da vivere”, ha dichiarato Harry, e per questo vorrebbe ricucire i rapporti con i familiari. “Non ha senso continuare a litigare, la vita è preziosa”.
Nonostante il desiderio di riconciliarsi però, Harry ha nuovamente accusato di interferenze i Windsor. “Non riesco a immaginare un modo per poter riportare mia moglie e i miei figli nel Regno Unito a questo punto”, ha dichiarato alla Bbc in collegamento dalla California, dove vive dai tempi della Megxit con la sua famiglia. “Se non vogliono riconciliarsi dipenderà interamente da loro”, ha aggiunto.
Secondo i giudici, togliere la scorta a Harry è stata una decisione “legalmente fondata”, oltre che “logica”, dopo che lui ha rinunciato al ruolo attivo di membro senior della Royal Family. La tutela della polizia verrà valutata caso per caso ogni volta che tornerà in Gran Bretagna. Sia a lui che alla moglie e ai figli Archie e Lilibet.
“Tutte le questioni sono state esaminate ripetutamente e meticolosamente da varie corti, con le stesse conclusioni in ogni occasione”. Così Buckingham Palace ha risposto agli accenni da parte di Harry in merito a un’eventuale influenza del padre sulla decisione della magistratura.
Alla domanda se abbia chiesto a Carlo III di intervenire sull’esito del ricorso, il principe ha risposto di no: “Mai chiesto di intervenire, gli ho chiesto di farsi da parte e lasciare che gli esperti facessero il loro lavoro”. Non è chiaro al momento se Harry voglia presentare un nuovo ricorso, questa volta alla Corte Suprema del Regno Unito. La sentenza ha confermato la decisione presa dall’Alta Corte nel 2024, secondo cui un piano ad hoc per garantire in ogni caso la sicurezza del duca di Sussex non è legale.
Com’è noto, Meghan ed Harry hanno deciso di dire addio ai ruoli ufficiali nella Royal Family nel 2020 perché non si sentivano “protetti dall’istituzione”. Una decisione a dir poco storica. In seguito alla quale il Ministero dell’Interno britannico aveva deciso di togliere la scorta alla famiglia perché non necessaria e pagata con fondi pubblici.
Dal canto suo, il secondogenito di Carlo III ritiene di essere in pericolo ogni volta che fa visita al Regno Unito a causa dell’interesse mediatico e degli haters sui social. La sua avvocata ha riferito che da quando ha perso la scorta, Harry ha dovuto affrontare almeno due minacce di sicurezza.
La prima riguarda Al-Qaeda, che aveva pubblicato un documento in cui si diceva che l’uccisione del duca di Sussex avrebbe fatto piacere ai musulmani. La seconda riguarda i media: il riferimento è al pericoloso inseguimento dei paparazzi a lui e a Meghan Markle a New York.