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Cronaca

Sciopero dei treni, l’Italia intera si ferma di nuovo la prossima settimana: ecco quando e tutte le motivazioni

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Francesco Ferrigno

“Dopo diciotto mesi di trattative, di documenti, di tavoli e promesse, siamo ancora fermi. Fermi di fronte a una controparte che elude le questioni cruciali del contratto”.

Sciopero dei treni, l’Italia intera si ferma di nuovo la prossima settimana: ecco quando e tutte le motivazioni (ANSA FOTO) – Notizie.com

Così in una nota i sindacati Orsa Ferrovie, Fast Confsal e Ugl Ferrovie hanno annunciato un nuovo sciopero nazionale del settore. L’Italia intera, comunque, si fermerà nuovamente per uno sciopero dei treni la prossima settimana.

Si tratta di una nuova mobilitazione generale a cui hanno aderito anche le segreterie nazionali delle organizzazioni Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti. Moltissime le questioni sul tavolo che hanno fatto scattare l’ennesima giornata di passione per i viaggiatori italiani. I sindacati hanno posto l’accento sulle retribuzioni, i turni, le condizioni del personale mobile, della manutenzione rotabili, gli appalti, la sicurezza, ma non solo.

Sciopero dei treni, i sindacati: “Risposte offensive”

Nel mirino c’è anche l’eliminazione dei dumping contrattuali e le tutele “per chi ogni giorno tiene in piedi la rete ferroviaria Italiana sui binari, negli uffici, nelle sale e in tutto il reticolo territoriale”. I rappresentanti sindacali hanno sottolineato la disponibilità attraverso numerose proposte.

Ma la risposta è stata evasiva, inadeguata, sleale, in alcuni casi persino offensiva. – si legge nella nota – Hanno richiesto l’innalzamento della produttività sul personale mobile proponendo sinora in cambio soluzioni del tutto insoddisfacenti, se non peggiorative, delle condizioni di lavoro degli equipaggi”. Secondo Orsa Ferrovie, Fast Confsal e Ugl Ferrovie si tratterebbe della volontà di innalzare la produttività non per mettere sui binari treni in più.

Sciopero dei treni, i sindacati: “Risposte offensive” (ANSA FOTO) – Notizie.com

Hanno proposto di cancellare certificazioni senza garantire formazione e sicurezza. – hanno scritto i rappresentanti dei lavoratori – Hanno immaginato turni notturni aggiuntivi senza tutele né compensi adeguati. Si rifiutano di valorizzare adeguatamente le lavorazioni nella manutenzione dei rotabili. Si rifiutano di sanare le disomogeneità salariali connesse al salario di produttività. Ora basta”.

I sindacati hanno chiesto un contratto giusto con retribuzioni all’altezza delle responsabilità di tutto il personale ed un incremento delle competenze accessorie.

Settore ferroviario in sciopero, ecco quando si fermeranno i treni

E poi orari e turni di lavoro sostenibili che non logorino la vita di tutto il personale, garantendo un riposo adeguato settimanale che comprenda con certezza due intere giornate solari per tutto l’anno. L’obiettivo è avviare concretamente una mitigazione reale e costante dei carichi di lavoro.

Per tutti questi motivi i sindacati hanno annunciato lo sciopero nazionale dei treni previsto per martedì 6 maggio dalle ore 9 al 17. I sindacati hanno anche avvertito: “Diffidiamo le imprese ferroviarie ad effettuare, nei giorni immediatamente precedenti lo sciopero, iniziative formali e/o informali tendenti a conoscere preventivamente l’adesione o meno dei lavoratori allo sciopero e qualsiasi altra forma di ‘pressione’ sul personale”.

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Francesco Ferrigno