Durante unâescursione montana con il padre, un bambino di 11 anni rischia di perdere la vita per il morso di una vipera
Salvarsi in extremis per il morso di un serpente. Ă la storia di Julien, 11 anni, un bambino della cittĂ francese di Tolosa. Durante unâescursione in montagna con il padre nel comune di Aston, nel dipartimento meridionale dellâAriège, il ragazzo è improvvisamente andato uno shock anafilattico in seguito a causa di un morso di una vipera vipera. Il racconto del padre, Patrick, è terrificante: âSembrava che stesse morendoâ, ha detto ai media locali. I due erano partiti lo scorso venerdĂŹ in gita al Lago di Fontargente, luogo che lâuomo visitava regolarmente da bambino. Il lago, però, è raggiungibile solo facendo una lunga camminata attraverdo le montagne, tra prati e rocce.
Dopo unâora e mezza di cammino, i due hanno deciso di fare una pausa, approfittandone per fare uno spuntino in alta quota: âEravamo praticamente soli a 1.800 metri di altitudineâ, spiega ancora il padre, che poi racconta: âJulien ha visto una rana seduta in un ruscello. Ama gli animali e voleva prendere in manoâ. Proprio in quel momento, però, è stata sfiorata la tragedia. Il bambino ha avvertito improvvisamente un dolore lancinante al dito e ha iniziato a urlare. Patrick è subito andato in suo soccorso e quando ha visto il dito: âHo capito subito che si trattava del morso di una viperaâ.
Il racconto del padre è terrificante: âNon ce la faceva piĂš, si è rotolato a terra dal doloreâ, rivela rivivendo in mente quelle dolorose e strazianti immagini. Nel frattempo cercava di calmare il figlio, provando anche rinfrescarli la mano nel ruscello, dandogli un lieve sollievo dal dolore. Bastarono pochi minuti, però, per vedere le condizioni del ragazzo peggiorare drasticamente. Per Patrick non câera altra soluzione che tornare indietro e cercare aiuto. Proprio mentre scendevano verso la valle hanno incontrato un altro escursionista. Questo aveva con sĂŠ una pompa per lâacetilvena, vedendo le condizioni del bambino cercò di succhiare via il veleno dal dito di Julien, ma non servĂŹ a molto. La mano del bambino era troppo gonfia e il veleno troppo in circolo.Â
Nel frattempo nella testa di Patrick era scoppiato il panico, come lui stesso narra: âCâera almeno unâora di cammino fino al parcheggio e Julien cominciò gradualmente a perdere conoscenzaâ. Si fece però forza e aiutò il figlio a scendere. Quando finalmente raggiunsero il parcheggio, Patrick saltò in macchina e si diresse immediatamente alla vicina caserma dei pompieri. Da lĂŹ, Julien è stato trasportato allâospedale piĂš vicino, dove i medici se ne sono presi cura riportando tutto alla normalitĂ . Julien è dovuto rimanere poi qualche giorno in ospedale, ma ora è tornato alla normalitĂ , pronto a incamminarsi di nuovo con il padre.Â