A Notizie.com il famoso giuslavorista che, vivendo ancora sotto scorta per le minacce delle nuove brigate rosse, parla della terribile morte del bracciante indiano
Ua vita spesa a cercare di migliorare le condizioni del lavoro delle persone, soprattutto dal punto di vista legislativo, sui diritti e sulle norme da adottare in ogni ambito, ma non solo. E’ un professore, docente ordinario del lavoro all’Università degli Studi di Milano ma Pietro Ichino nella sua lunga vita è stato un sindacalista, politico e ha lavorato in tante commissioni, con lui anche Massimo D’Antona e Marco Biagi, i due professori uccisi dalle nuove brigate rosse e per questo dal 2007 vive sotto scorta. E’ stato tra i fondatori del Partito Democratico, per andare via, tornare e uscire di nuo. Insomma, Pietro Emilio Antonio Ichino, quando si parla di lavoro e dei diritti sul lavoro è il massimo esperto e quanto è accaduto a Satnam Singh l’ha scosso molto e a Notizie.com fa capire il suo disappunto e l’amarezza per quanto è accaduto: “È una vicenda già di per sé atroce, resa ancora più atroce dall’atteggiamento del titolare dell’azienda e dal comportamento di suo figlio, quello che non ha considerato come suo primo dovere portare d’urgenza l’infortunato a un pronto soccorso”.
Trova paradossale che nel 2024 succedano ancora queste cose, nonostante ci siano leggi adeguate, ma che in diversi casi non vengono applicate. Leggi che ha contribuito a scrivere e stilare proprio lo stesso Pietro Ichino: “Le leggi ci sono: sul piano normativo non manca nulla. Quel che manca è, in primo luogo, il senso civico diffuso, che sarebbe necessario perché l’applicazione delle norme di sicurezza diventassero parte della cultura di tutto il mondo del lavoro. Contribuisce alla loro disapplicazione anche la dimensione media molto piccola delle nostre imprese“.
Cosa si dovrebbe fare per evitare queste tragedie?
“Il nanismo dominante nel nostro tessuto produttivo non è cosa che si possa cambiare dall’oggi al domani. Sarebbe già importante che si abbandonasse il luogo comune secondo cui “piccolo è bello”. Poi c’è il discorso sull’efficentamento del lavoro degli ispettori“.
Si potrebbe fare di più su questo piano?
A che misura si riferisce?