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Bruno Vespa compie 80 anni: il conduttore tra ironia e riflessioni politiche

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Tania Guaida

Bruno Vespa riflette sulla sua lunga carriera televisiva e sul suo futuro, con una nota di ironia e riflessioni politiche.

Bruno Vespa, il celebre conduttore di “Porta a Porta”, si avvicina al traguardo degli 80 anni con la stessa determinazione che ha caratterizzato la sua lunga carriera. In una intervista al Corriere della Sera, Vespa ha scherzato sul suo ritiro, molta ironia e tante riflessioni su quel che sarà il futuro.

Il conduttore di “Porta a Porta” riflette sulla sua lunga carriera Notizie.com fonte foto Ansa

 

Non sono mancate le riflessioni sulla sua carriera, che, secondo il giornalista, sarebbe stata più facile se fosse stato di sinistra. Vespa ha anche smentito in modo deciso i rumor che lo vorrebbero figlio di Benito Mussolini, dichiarando che “i conti non tornano”. Durante l’intervista, ha ricordato il suo primo incontro con Silvio Berlusconi nel 1991, in un convegno organizzato dal ministero delle Poste, dove rappresentava la Rai, mentre Gianni Letta rappresentava la Fininvest. Entriamo ora nel dettaglio dell’intervista.

Bruno Vespa: “il mio ritiro lo deciderà il Padreterno”

Bruno Vespa, storico conduttore di “Porta a Porta”, festeggia il suo ottantesimo compleanno con la stessa passione che ha caratterizzato la sua lunga carriera televisiva. In una recente intervista, Vespa ha affermato: “Il giornalismo si fa con la testa, che ancora funziona bene. Il ritiro lo deciderà il mio editore di riferimento: il Padreterno”. Vespa ha scherzato sul suo passato, ricordando che trent’anni fa il suo “editore di riferimento era la Democrazia cristiana”, un’ovvietà visto che “l’editore è il Parlamento”.

Vespa ha anche riflettuto sulla sua carriera, affermando che se fosse stato di sinistra “la mia carriera sarebbe stata più agevole”. Ha ricordato il momento in cui, nel 1992, da direttore del Tg1, diede la notizia dell’avviso di garanzia a Bettino Craxi, nonostante le difficoltà e le pressioni.

Bruno Vespa, storico conduttore di “Porta a Porta”, festeggia il suo ottantesimo compleanno Notizie.com fonte foto profilo ig: @raiportaaporta

 

Sul piano personale, Vespa ha smentito i rumor che lo vorrebbero figlio di Benito Mussolini, scherzando che “non tornano i conti”. Ha anche condiviso episodi significativi della sua carriera, come il suo primo incontro con Silvio Berlusconi nel 1991. Altro momento significativo, la nascita di “Porta a Porta” nel 1996.

Nonostante le sfide e le controversie, Vespa si definisce un “moderato” e mantiene un atteggiamento pragmatico: “Nel 1972, governo Andreotti-Malagodi, Malagodi arrivò prestissimo e disse alla mia regista di non inquadrare le minoranze. Intervenni io: ‘Onorevole, quando mi assumerà lei, faremo come dice lei. Nel frattempo…'”. Il giornalista ha concluso con una riflessione sulla sua infanzia e le sue radici. Ha in ultimo sottolineato l’importanza della sua famiglia e del percorso che lo ha portato a diventare una delle figure più iconiche della televisione italiana.

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Tania Guaida