Astrazeneca, Crisanti a Notizie.com: “Processo trasparente, altri vaccini sono stati ritirati e riaggiornati”

Lo studio clinico che viene fatto per validare l’efficacia di un vaccino non ha la numerosità sufficiente per catturare tutta la variabilità genetica della popolazione. Ma ha la numerosità per calcolarne l’effetto protettivo”. 

Così, ai nostri microfoni, il virologo e senatore Pd Andrea Crisanti, il giorno dopo che in un tribunale della Gran Bretagna, AstraZeneca ha ammesso che il vaccino anti-Covid, sviluppato con l’Università di Oxford, “in casi molto rari” può causare le trombosi mortali.

Astrazeneca, Crisanti a Notizie.com: "Processo trasparenti, altri vaccini sono stati ritirati e riaggiornati"
Astrazeneca, Crisanti a Notizie.com: “Processo trasparenti, altri vaccini sono stati ritirati e riaggiornati” (Ansa Foto) – notizie.com

La sindrome da trombosi con trombocitopenia causa coaguli di sangue e un basso numero di piastrine nel sangue. AstraZeneca è stata citata in giudizio in una class action. Stando alle accuse, il suo vaccino, Vaxzevria, avrebbe causato decine di morti e lesioni gravi.

Crisanti, in prima linea nella lotta contro il Covid-19 nel pieno dell’emergenza, ritiene che non ci sia nulla di preoccupante. Si tratta infatti del “risultato di un processo trasparente che viene fatto per tutti i vaccini”.

Crisanti in esclusiva: “Non è il primo vaccino che incontra problemi”

Quello sviluppato nei laboratori dell’Università di Oxford e in quelli di AstraZeneca, non è il primo vaccino “che incontra dei problemi. Quello del rotavirus ad esempio, è stato ritirato, poi riaggiornato. Sono cose che avvengono in continuazione per una ragione molto semplice – spiega Crisanti ai nostri microfoni – Lo studio clinico che viene fatto per validare l’efficacia di un vaccino, non ha la numerosità sufficiente per catturare tutta la variabilità genetica di una popolazione. Però ha la numerosità sufficiente per calcolare l’effetto protettivo”. 

Il vaccino
Il vaccino di Astrazeneca con l’azienda che ha ammesso che era difettoso (Ansa Notizie.com)

Il 15 marzo 2021, quando la pandemia era ancora in corso, l’Aifa decise di sospendere le somministrazioni del vaccino AstraZeneca in Italia in attesa di conoscerne i possibili effetti collaterali sulla coagulazione del sangue. Dopo alcuni giorni, il 19 marzo dello stesso anno, la somministrazione venne ripresa dopo i chiarimenti dell’Agenzia europea per i medicinali che su 20 milioni di vaccinazioni eseguite, riscontrò 25 casi sospetti.

Adesso potrebbero arrivare richieste di risarcimento da parte dei cittadini. Ma come funziona? “Dipende dalle clausole di malleva che gli Stati hanno dato ad AstraZeneca – spiega Crisanti – In genere quando vengono messi in commercio i vaccini per ragioni di sanità pubblica, la responsabilità viene trasferita all’organizzazione che distribuisce i vaccini ed essa non è più in capo alla società produttrice”.

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