Legge par condicio, è scontro: Gasparri fa il punto della situazione

Legge par condicio, è sempre più scontro: il capogruppo in Senato di Forza Italia, Maurizio Gasparri, ne ha parlato nel corso di una intervista rilasciata al ‘Corriere della Sera’ 

Lo fa capire con una battuta (“come il controesodo a Ferragosto ed il picco di influenza a gennaio, arriva a primavera in caso di elezioni“) la vicenda riguardante la par condicio. Un tema che sta creando non poche polemiche. Un emendamento che è stato proposto da Lega, Fratelli d’Italia e Noi Moderati per quanto riguarda il nuovo regolamento televisivo dell’Autorità per le Comunicazioni per le Europee. Si voterà oggi in Vigilanza.

Intervista al 'Corriere della Sera'
Il capogruppo in Senato di Forza Italia, Maurizio Gasparri (Ansa Foto) Notizie.com

Allo stesso tempo Maurizio Gasparri ne parla ai microfoni del ‘Corriere della Sera‘ in cui ha voluto fare il punto della situazione. Tanto da affermare che una legge del genere esiste già e fu fatta contro Silvio Berlusconi. Il capogruppo in Senato di Forza Italia precisa che l’Autorità sa molto bene che non deve conteggiare le dichiarazioni di un ministro che parla di governo come campagna elettorale. Sugli emendamenti precisa che possono essere riformulati e migliorati.

Legge par condicio, Gasparri: “L’opposizione esagera sempre…”

Queste sono alcuni dei pensieri dello stesso Gasparri: “A me sembra che lo scopo sia quello di non mettere il bavaglio al governo durante la campagna elettorale. Vediamo se è necessario un emendamento o se la rilettura della legge ci consente di stare sereni“. Sulla nuova regola dell’Agcom sul minutaggio differenziato fa sapere che non ha assolutamente nulla in contrario se crea un ulteriore lavoro per loro.

Intervista al 'Corriere della Sera'
Il capogruppo in Senato di Forza Italia, Maurizio Gasparri (Ansa Foto) Notizie.com

Sulla reazione delle opposizioni che si sono unite contro gli emendamenti della maggioranza fa sapere che non c’è molta chiarezza: “Non gli pare vero di fingersi di essere d’accordo su qualcosa. Si insultano a Bari, si sono divisi a Torino e poi si ricompattano. Davvero non capisco“. Afferma che “esagerano” in merito al fatto che c’è un possibile rischio di censura.

In conclusione rivela il proprio pensiero che, a dire il vero, non è cambiato di una virgola: ovvero che la Rai avrebbe dovuto presentarsi all’audizione in Vigilanza.

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