“Al di là degli aspetti economici quindi, il Superbonus ha permesso un salto di qualità che va perseguito. La scelta del governo di abbattere tutti i bonus edilizi con la scusa del buco nel bilancio, è una narrazione che non ci convince: è errata e lo dicono i dati
Non un ritorno vero e proprio al Superbonus, ma incentivi statali per portare avanti il percorso che rispetti la direttiva europea delle case green. È questa la strada tracciata dal Marco Simiani, componente della commissione Ambiente del Pd.
Il deputato dem è convinto che il provvedimento approvato dal parlamento europeo, “porterà sviluppo, sicurezza e benefici all’economia e alla difesa dell’ambiente. Come tutte le direttive europee”.
E aggiunge che “l’energia rinnovabile più importante che possiamo produrre è quella risparmiata”.
Onorevole Simiani, crede che l’obiettivo delle case green in Italia sia peseguibile entro i tempi previsti dall’Europa?
“È assolutamente necessario, oggi, ridurre lo spreco di energia. Dalle analisi dei bonus edilizi abbiamo visto che il risparmio per un appartamento in un condominio medio va dal 50 al 60%. Lo dicono istituti importanti che abbiamo audito con commissione Ambiente e Bilancio: il risparmio energetico, grazie ai bonus edilizi, esiste. Prima del Superbonus abbiamo vissuto un sistema molto lento di efficienza energetica. Al di là degli aspetti economici quindi, il Superbonus ha permesso un salto di qualità che va perseguito, perché la scelta iconoclasta del governo di abbattere tutti i bonus edilizi con la scusa del buco nel bilancio, è una narrazione che non ci convince: è errata e lo dicono i dati. Dobbiamo affrettarci a definire un percorso che dia stabilità in base alla direttiva case green, dal punto di vista del rapporto con i cittadini e le imprese”.
In che modo?
Rispetto alla direttiva iniziale, è cambiato che il costo delle ristrutturazioni delle case non peserà più sui cittadini, ma sui singoli Paesi membri. Da dove possono essere attinti i fondi?