“Credo che in Abruzzo possa ripetersi l’esperienza della Sardegna, perché lì la coalizione alternativa alla destra è perfino più ampia”.
I festeggiamenti del centrosinistra per la vittoria di Alessandra Todde alla Regione sono ancora in corso e i Dem già pensano al futuro prossimo manifestando la speranza di fare il bis in Abruzzo. A dirlo ai nostri microfoni è il deputato Pd Silvio Lai, spiegando che in Abruzzo “la distanza che dicono i sondaggi è simile a quella nostra di un mese e mezzo fa. Spero che ci possa essere un’iniezione di coraggio sia da parte delle forze politiche alternative alla destra sia negli elettori. Certo, ogni elezione regionale fa storia a sé, ma credo che anche gli abruzzesi possano cogliere la proposta costruita in Sardegna, che in Abruzzo ha delle analogie e la coalizione è perfino più ampia”.
Onorevole Lai, in Sardegna ha vinto il campo largo o il “campo giusto”, come lo definisce il leader del M5S Giuseppe Conte?
Il risultato in Sardegna potrebbe portare Conte a fare un passo in avanti verso il cosiddetto campo largo per intraprendere un percorso comune Pd-M5S?
“Una lettura razionale di quanto avvenuto in Sardegna porta sicuramente nella direzione di cercare ciò che unisce piuttosto che manifestare maggiormente le divisioni. Sta prevalendo come idea la ricetta di Elly Schlein: cercare ciò che mette insieme valori e soluzioni e lavorare perché ciò che ci differenza diventi oggetto di confronto. Poi naturalmente servono tutti gli ingredienti: la Sardegna usciva da un cattivo governo regionale e allo stesso tempo i principali partiti a livello locale di centrosinistra concordavano sulla scelta della candidata Todde. In ogni caso la direzione è unire le forze alternative a questa destra”.
Cosa vi aspettate ora in Abruzzo?
Come esce il Pd dalle elezioni in Sardegna?