Ljubov Sobol, collaboratrice di Navalny, in unâintervista a âLa Repubblicaâ attacca duramente la destra europea e svela cosa fare contro Putin.
Sono passati ormai diversi giorni dalla morte di Navalny, ma il dibattito mondiale continua senza sosta. In molti hanno puntato il dito contro Vladimir Putin. Tra loro câè anche Ljubov Sobol, prima avvocata assunta dallâattivista oltre che sua collaboratrice. La donna attualmente vive in esilio a Berlino proprio perchĂŠ sulla sua testa pendono due condanne e accuse di terrorista, estremista e agente straniero.
Intercettata dai microfoni de La Repubblica, la collaboratrice di Navalny conferma di essere al lavoro per raccogliere prove sulla morte dellâattivista. Al momento non si hanno certezze sulle cause del decesso, ma di una cosa Sobol è sicura: âAd ucciderlo è stato Putin. Ha fatto lui lâordine direttoâ.
Non solo un passaggio sulle cause della morte di Navalny. La collaboratrice dellâattivista in questa intervista si sofferma anche su come lâEuropa dovrebbe confrontarsi nei confronti di Putin. Per prima cosa Sobol lancia una frecciatina alla destra europea dicendo che svendono la democrazia.
E da parte dellâavvocato un consiglio allâOccidente: âEâ arrivato il momento di aiutare sia gli ucraini e russi a salvarsi da Putin. Però non bisogna rimandare, occorre farlo adessoâ. Un invito fatto da molte persone vicine a Navalny e vedremo se lâEuropa e gli Stati Uniti lo faranno loro oppure no.
In attesa di capire meglio le cause del decesso, in tutto il mondo sono ormai quotidiane le manifestazioni per omaggiare Navalny. Ieri, lunedĂŹ 19 febbraio, in Campidoglio è andato in scena una fiaccolata proprio in onore dellâattivista russo. Centinaia di persone presenti e tra loro anche tutti i partiti italiani senza bandiera.
Manifestazioni che andranno avanti anche nei prossimi giorni. Un segno di vicinanza nei confronti della famiglia di Navalny, che sta attendendo ancora di capire quando potrĂ dare lâultimo saluto allâattivista e oppositore di Puti.