Caos e caso Lollobrigida, a schierarsi dalla parte del ministro dellâAgricoltura ci ha pensato direttamente uno dei simboli della cittĂ di CaivanoÂ
In questi giorni, nel mondo della politica, non si sta facendo altro se non parlare della vicenda che ha visto come protagonista Francesco Lollobrigida. Lâattuale ministro dellâAgricoltura e della SovranitĂ Alimentare, pochi giorni fa, ha fatto fermare un treno in ritardo (mezzâora) a Ciampino per arrivare in tempo a Caivano, dove lo attendevano per la presentazione ed inaugurazione del âParco Urbanoâ. Tra le opposizioni che lo hanno criticato ed invitato addirittura alle dimissioni, câè anche chi si schiera dalla sua parte e lo appoggia.
E non uno qualunque visto che stiamo parlando di uno dei simboli della cittĂ campana, diventata oggetto di vicende di cronaca nellâultimo periodo. Stiamo parlando di Don Patriciello che, in una breve intervista al quotidiano âIl Foglioâ, ha svelato i suoi pensieri e soprattutto il fatto che è completamente dâaccordo per quello che ha fatto. Queste sono alcune delle sue parole a riguardo: âEâ normale quello che ha fatto, Aveva tutto il diritto di essere presente qui a Caivano.
Va capito, lo attendevano carabinieri, esponenti della societĂ civile, sottosegretari ed i cittadini. Anzi, il fatto che voleva essere fortemente presenti qui, dimostrandolo in questo modo, è da apprezzareâ. Allo stesso tempo, però, non capisce tutto queste polemiche che si sono create e che si stanno creando attorno al cognato della premier, Giorgia Meloni. Don Patriciello ammette di aver letto tutte le polemiche nei confronti del ministro e gli ha lasciato una grande amarezza e perplessitĂ .
âNon voglio entrare o meno nella questione. Non so se fosse o meno nelle prerogative di un ministro bloccare il treno e scendere alla prima fermata. Sono passati meno di tre mesi dalla visita della Meloni a Caivano. Nessun governo aveva fatto cosĂŹ tanto per noi.â Lâultimo della lista a puntare il dito contro Lollobrigida è stato il governatore della Campania, Vincenzo De Luca. Anche su questâultimo il prete anticamorra ha voluto esprimere un proprio pensiero.
âDice che bisognerebbe montare una tenda per ospitarli e che ha parlato di pellegrinaggio? Lui è stato il primo a dire che lo Stato era assente a Caivano. Per questo motivo credo che non ci sia stato nessun segnale migliore se non questo del governo che tende a rappresentare lo stato centrale. Io sono il primo che capisce quando è il momento di criticare e di lamentarsi, ma anche quando è il momento di applaudire. Proprio come adessoâ.