Proposta taglia mutui, cashback fiscali, taglio al tetto del contante, aumento della spesa sanitaria, psicologo a scuola.
Ma anche salario minimo, riduzione dell’orario lavorativo a parità di salario, tassazione degli extraprofitti, sgravi sui mutui per la prima casa, stop all’Iva sugli assorbenti, agevolazione fiscale per incentivare i giovani a tornare in Italia. Sono alcune delle proposte contenute nella contro-Manovra proposta dal Movimento 5 Stelle.
“La coperta non è corta”, ha rimproverato ieri il presidente Giuseppe Conte, “ma viene utilizzata per tenere al calduccio le banche, mentre si diventa leoni con i cittadini”.
Ed è d’accordo con queste parole Daniela Torto, capogruppo M5S in Commissione bilancio Camera: “È un dato di fatto incontestabile. All’epoca il vicepremier Salvini, dopo un intenso pressing parlamentare da parte del Movimento 5 Stelle, si è presentato in conferenza stampa con lo sguardo fiero, annunciando una tassa sugli extraprofitti delle banche, che stanno accumulando ingenti utili anche grazie all’aumento dei tassi da parte della Bce. Bene, abbiamo pensato noi, finalmente ne hanno fatta una giusta. Invece ne è seguito un balletto fatto di ben tre riscritture della norma, con una versione finale che ha reso la tassa addirittura facoltativa, nel senso che una banca può non pagarla se rafforza il patrimonio“.
Intende dire che era chiaro che le banche non avrebbero pagato la tassa?
“Non ci voleva il genio della lampada per capire che nessuna banca pagherà. Oggi i dati parziali ci dicono che già i 10 principali gruppi bancari del Paese non hanno versato il contributo, con un minor gettito di 2 miliardi, peraltro destinato a salire. Con buona pace di tutti gli italiani schiacciati da rete dei mutui aumentate anche del 70%: per loro non ci sarà nemmeno uno spicciolo. Allora gli esponenti di questo governo la smettano di dire che la coperta è corta. Sono loro a volerla mantenere corta per avvolgerci le banche e tenerle al calduccio. Lo stesso vale per l’immobilismo del governo su un potenziamento della tassa sui colossi del web, sugli extraprofitti dei settori energetico e bellico, sulla razionalizzazione dei sussidi ambientalmente dannosi, sull’aumento del prelievo sulle transazioni finanziarie speculative. È stato semplicemente incredibile, oggi, ascoltare la premier Meloni al question time al Senato rispondere che la Legge di bilancio è tutto sommato positiva perché ha avuto la promozione delle agenzie di rating, dei mercati finanziari e della Borsa. E i cittadini? I lavoratori? Le famiglie? Le imprese? Non c’è niente da fare, come scriveva Manzoni, “il coraggio se uno non ce l’ha mica se lo può dare”.
Ci può spiegare in cosa consiste la contro-Manovra del Movimento 5 Stelle?
Sui tagli alla sanità avete trovato convergenze anche con il Pd e Alleanza Verdi e Sinistra: perché non avete presentato un solo maxi emendamento?
“Non lo ritengo un argomento dirimente, perché il M5S da sempre è una forza che ha e rivendica una sua precisa identità. Abbiamo presentato emendamenti comuni sull’aumento dei finanziamenti alla sanità pubblica, sul potenziamento degli interventi a favore degli anziani non autosufficienti e sul contrasto alle liste d’attesa, che deve passare per un piano di assunzioni. Mi premono più i contenuti che la formula”.
I tre emendamenti presentati dalla Lega, che verranno ritirati…