Graziano Delrio ai microfoni de âLa Stampaâ commenta lâaccordo tra Italia e Albania sui migranti e attacca duramente il governo. Le sue parole.
Nella giornata di ieri possibile svolta sui migranti con lâaccordo tra Italia e Albania. Non è di questa idea Graziano Delrio, che in unâintervista a La Stampa parla di âunâintesa inefficace, propagandistica e costosa. Soprattutto certifica la resa del premier al no dei Paesi sovranisti su una modifica dei trattati di Dublino e sulle misure di ripartizione dei migranti in Europaâ.
âInsomma, una montagna che partorisce un topolino â spiega ancora il presidente della Commissione Schengen â avere due centri di rimpatrio in terra straniera porta solamente a maggiori costi di gestione. Lâunica soluzione sarebbe quella di redistribuire i profughi tramite il regolamento di Dublino, cosa che i partner di Giorgia Meloni non vogliono fare. Per questo motivo non parlerei di accordo storicoâ.
Per Delrio questo accordo âè una resa del premier alla resistenza di Ungheria e Polonia anche perchĂŠ il governo non ha portato a casa la modifica dei trattati di Dublino sulla ripartizione dei migranti in Europa: cosa su cui tutti gli esecutivi hanno lavorato trovando la resistenza dei governi di destraâ.
âOra mi auguro che le prossime europee possano portare ad una maggioranza formata da Paesi che possano approvare il fatto sulle migrazioni fatto due anni faâ, prosegue Delrio.
Delrio apre al dialogo con la maggioranza sulle modifiche da fare alla legge Bossi-Fini, ma âqueste devono avvenire con lâobiettivo di mettere in campo una migrazione regolare. Il decreto Cutro nella lotta agli scafisti ha fallito visto che gli sbarchi sono aumentati. CosĂŹ si prova a scaricare lontano dagli occhi un problema gigantescoâ.
âIl premier Meloni è consapevole che dal suo elettorato le politiche migratorie sono considerate un fallimento â aggiunge il presidente della Commissione Schengen â e prova a far vedere qualcosa di diverso. Ma si tratta di una scorciatoia che ha diversi costi e va a scontrarsi anche con diversi parametri di legittimitĂ â.