Alcuni studenti a Montecitorio per protestare contro il caro-scuola e caro-affitti. Annunciata anche una manifestazione il prossimo 17 novembre.
Protestano dalla scorsa primavera. Contro il caro scuola, contro il caro affitti. La Rete studenti medi e l’Unione studenti universitari insieme oggi a Montecitorio
Hanno montato tende, hanno manifestato per quelli che ritengono temi inascoltati, diritti non presi in considerazione da questo Governo che proprio ieri ha presentato la Manovra di Bilancio targata 2023.
Gli studenti in piazza: “Il governo non ascolta i giovani”
Una protesta che continuerà il prossimo 17 novembre con una manifestazione nazionale. “Il diritto allo studio passa per tante altre cose – ha dichiarato una studentessa ai nostri microfoni – noi non abbiano spazi dove incontrarci, aggregarci, studiare e questa cosa è un problema. Manca anche la volontà da parte del governo di ascoltare i giovani“.
“La Costituzione garantirebbe la possibilità per tutti di studiare gratuitamente negli istituti pubblici – il pensiero di Elisabetta Piccolotti, deputata AVS – ma questo non avviene perché gli affitti sono alle stelle, perché molte università hanno dovuto aumentare le tasse. Quindi si crea una discriminazione tra coloro che possono permettersi studi molto costosi, investendo anche 100mila euro, e altri che non riescono a dare questa opportunità ai propri ragazzi“.
Servizio a cura della nostra inviata Luigia Luciani
