91enne derubato dalla domestica: tra loro c’era una ‘storia d’amore’

Truffa ai danni di un anziano da parte della sua domestica: la donna gli avrebbe sfilato una catenina di ingente valore

Un altro caso di rapina da parte di una domestica ai danni dell’anziano di turno. Stavolta a farne le spese è stato un uomo di 91 anni che aveva una relazione con la donna in questione, la quale però è finita per derubarlo, portandosi via oggetti di valore.

Anziano
Anziano derubato – Notizie.com (PixaBay)

La vicenda, evidenzia Il Messaggero, risale a diverso tempo fa e ora la donna è finita a giudizio. Tra i due c’era una relazione, tanto che il pensionato è stato derubato mentre faceva sesso con la governante: durante il rapporto lei avrebbe sfilato all’uomo una catenina dall’ingente valore. I due si sono conosciuti in un bar a Frosinone e visto che l’anziano viveva da solo e necessitava di un aiuto in casa, aveva offerto lavoro alla donna che si è finta una ‘governante’ e invece si è rivelata una ladra.

Anziano derubato dalla governante: la ricostruzione dei fatti

Stando alle ricostruzioni sembrerebbe che una volta che il pensionato e la finta domestica sono arrivati nell’abitazione la donna, di origine straniera, gli aveva detto che era disposta anche a consumare un rapporto sessuale. L’uomo ha capito la truffa soltanto quando si è ritrovato da solo in casa.  A quel punto ha capito che la governante, con molta destrezza, gli aveva tolto la catenina d’oro con un grande crocifisso che aveva al collo.

Anziano
Domestica deruba anziano – Notizie.com (PixaBay)

Di conseguenza l’uomo fa scattare la denuncia: la straniera che è stata identificata è finita sotto processo con decreto di citazione diretta a giudizio. L’imputata che deve rispondere di furto con destrezza, è difesa dall’avvocato Graziella Sammarco del foro di Roma. Si tratta quindi di un altro caso, l’ennesimo, in cui un anziano rimane vittima di furto in casa propria: in questo caso il 91enne, autonomo nei movimenti e lucidissimo di mente, aveva deciso di raccogliere l’appello della 45enne che, recatasi in un bar, aveva chiesto al titolare se aveva notizia di qualcuno che avesse bisogno di una badante o di una collaboratrice domestica. Ora la speranza è che questo spiacevole caso possa diventare un campanello di allarme per chi, ingenuamente, lascia entrare gli sconosciuti in casa, fidandosi della prima impressione o degli appelli (apparentemente onesti) riguardanti la ricerca del lavoro.

Impostazioni privacy