Guerra Ucraina, Crosetto conferma: “Sì armi a Kiev, ma cercando pace”

Guerra in Ucraina, il ministro della Difesa Guido Crosetto ha rilasciato una intervista ai microfoni del quotidiano “La Stampa”

Ovviamente uno degli argomenti, da più di un anno e mezzo, che interessa particolarmente il mondo non può che essere il conflitto che si sta verificando in Ucraina. Oramai arrivato al giorno numero 557 di conflitto. Le forze ucraine, nelle ultime ore, stanno avanzando sempre di più verso Zaporizhzhia sfondando il primo muro da parte delle forze russe. Purtroppo il numero delle vittime, sia tra i soldati che quello dei civili, aumenta inesorabilmente.

Intervista a 'La Stampa'
Il ministro della Difesa, Guido Crosetto (Ansa Foto) Notizie.com

Un’altra delle questioni che continuano ad essere affrontare (e che creano non poche polemiche) riguarda quella della consegna di armi al popolo di Volodymyr Zelensky. Su questo l’Italia si è sempre mossa in prima fila, dando il suo principale aiuto al Paese colpito. Anche se, in questo caso, con “riserva”. La conferma arriva direttamente da Guido Crosetto. L’attuale ministro della Difesa ne ha parlato in una intervista rilasciata al quotidiano “La Stampa” dove ha affrontato, appunto, questo importante e delicato argomento.

Guerra Ucraina, Crosetto: “Ok ad armi a Kiev, ma cercando la pace”

Queste sono le parole rilasciate da Crosetto che smentisce le voci di una possibile fine della guerra: “Non mi pare che siamo vicini alla fine del conflitto. Vorrei che si aprisse una nuova stagione, nel corso della guerra, di tregua, se non di pace, ma all’ultima riunione dei ministri della Difesa dell’Unione Europea a Toledo ho avuto l`impressione che siamo ancora molto lontani da una soluzione pacifica del conflitto“.

Intervista a 'La Stampa'
Il ministro della Difesa, Guido Crosetto (Ansa Foto) Notizie.com

Il nostro Paese, come confermato dallo stesso Crosetto, sta seguendo due linee. Le stesse che devono continuare a marciare in maniera parallela. Così ha concluso il ministro: “Mi riferisco all’aiuto, anche militare, al Paese colpito, ed anche al lavoro incessante per arrivare alla fine del conflitto. Un giorno spero che si possa raccontare tutto quello che l’Italia ha fatto e fa per una politica di pace e per arrivare alla pace“.

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