Demetra Bellina è una giovane e talentuosa attrice impegnata su più forti e presto in sala ancora con Non credo in niente. Abbiamo avuto la possibilità di intervistarla.
Lasciamo direttamente spazio all’intervista e a quello che questa splendida artista ci ha raccontato.
Ciao Demetra, per prima cosa come stai?
Ciao, bene, è una bella giornata e in generale questo periodo si prospetta molto positivo!
Aspettiamo di vederti ancora in sala, con il film “Non credo in niente”. Cosa ci puoi dire?
Hai avuto la possibilità di lavorare con un premio Oscar come Gabriele Salvatores. Che esperienza è stata?
Sì, ho avuto la possibilità di lavorare con un piccolo ruolo in un film di Gabriele Salvatores, è stata un’esperienza breve ma molto positiva, spero di poter lavorare di nuovo con lui in futuro.
Sei ancora giovane, ma quali sono i tuoi sogni nel cassetto?
Di sogni ne ho moltissimi, anche troppi. Infatti, un mio difetto è che voglio fare troppe cose e spesso mi ritrovo a non riuscire a gestirle tutte. Ora mi voglio concentrare sulla mia carriera di attrice, migliorare sempre, imparare nuove skill che mi possano servire per interpretare ruoli diversi da quelli che ho già fatto. Per esempio, recentemente ho preso la patente e sto studiando danza.
Da spettatrice, che cinema ama Demetra Bellina?
Amo il cinema in generale, rispetto a nessun film a volte preferisco vedere un film che poi non mi piace. Credo che tutti i film fatti in modo sincero abbiano qualcosa di interessante: se un film è faAo solo per essere venduto credo che non sia mai questa gran cosa. Ovviamente essendo il cinema un’industria bisogna sempre pensare che sia un prodotto di intrattenimento e come tale sia pensato per essere venduto, ma non credo che bisogni scendere a troppi compromessi: se si ha una storia da raccontare e un modo personale di farlo, bisogna farlo. Meglio cento film brutti ma onesti rispetto a uno fatto bene ma completamente vacuo di contenuti, a quel punto sarebbe meglio usare l’intelligenza artificiale.
Ci sono attori o registi con cui sogni di lavorare?
Ci sono moltissime persone con cui vorrei lavorare, ma principalmente la cosa che mi interessa è avere dei ruoli nuovi e diversi, come in “Non credo in niente”. Vorrei interpretare altri personaggi femminili che abbiano una loro propria linea narrativa, che non fa solo da sfondo a quella di personaggi maschili più importanti. Spero di poter lavorare ancora con il regista Alessandro Marzullo, che ha saputo secondo me rappresentare un ruolo femminile sfaccettato. Poi, ovviamente mi piacerebbe lavorare con registi come Quentin TaranCno e David Lynch, ma credo che la nostra generazione spesso si appoggi troppo a quelle precedenti: vorrei che nascesse una nuova corrente di giovani registi, e che di conseguenza nascesse uno “star system” di attori italiani giovani che vengono spesso relegati a ruoli secondari.
Ora entriamo un po’ nel personale, permettici. Cosa puoi raccontarci della tua vita personale?
Domanda complicata perché sono una persona molto riservata e non mi piace raccontare troppo di me, preferisco parlare attraverso le cose che faccio, attraverso i ruoli che interpreto o attraverso la mia musica o altre forme artistiche. Tra l’altro, alla fine di quest’anno uscirà il mio Ep, in cui sono cantautrice, suono la chitarra, l’armonica, il pianoforte, il basso e canto. E tra un po’ potrebbe uscire anche una raccolta di poesie e racconti a cui sono molto legata.
Sei fidanzata?
Segreto. (ride ndr)