In merito al Meeting di Rimini è intervenuto Matteo Zuppi: il cardinale, nel corso della messa, ha âbacchettatoâ lâEuropa
Per il cardinale Matteo Zuppi non ci sono dubbi: lâUnione Europea non sta facendo granchĂŠ per far terminare il conflitto che si sta verificando in Ucraina. Lo ha ribadito proprio lui nel corso del Meeting di Rimini, iniziato nella giornata di ieri. Per Zuppi lâEuropa dovrebbe e potrebbe fare molto di piĂš. Il suo consiglio? Quello di aiutare a proporre iniziative di pace, seguendo alla lettera il consiglio di Papa Francesco per una âpace creativaâ. Lo ha ribadito in una intervista che ha rilasciato a âSussidiario.netâ. Come tutti ben sanno da mesi è impegnato in missione di pace, sia in Russia che in Ucraina, per cercare di far terminare la guerra.
Mandato, in primis, dal Santo Padre. Queste sono alcune delle sue parole in merito: âNon possiamo mai abituarci alla guerra. La pace è sempre possibile, bisogna però volerla e andarla a cercare ad ogni costo, nei modi giusti e con forte determinazione. Ci vuole la capacitĂ di mettere insieme i vari attori, coinvolgendo tutti. Bisogna essere consapevoli di quanto questo sia indispensabile se vogliamo garantire ai nostri figli un futuro di paceâ.
Anche il cardinale era presente al 44mo meeting di Comunione e Liberazione per lâamicizia tra i popoli a Rimini. Proprio lui ha celebrato la messa di apertura. Un evento che terminerĂ venerdĂŹ prossimo con lâarrivo del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Queste sono alcune delle parole rilasciate dal presidente della Cei: âTutti quanti vogliono la pace, perchĂŠ la guerra è terribile. Le ragioni degli uni e degli altri portano a punti di vista molto diversi. Dobbiamo credere che ci sia un modo per arrivare a una pace giusta e sicura non con le armi ma con il dialogoâ.
Il suo prossimo viaggio sarĂ a Pechino, dopo essere stato a: Kiev, Mosca e Washington. Nel corso della sua intervista a âSussidiario.netâ ha affermato: âFratelli. Testimonianze di unâamicizia operativa sulle orme di papa Francesco. Lâincarico della missione voluta dal pontefice è aiutare tutto quello che può aiutare la pace, umanizzare unâesperienza che uccide lâuomo. Anche il ritorno di un solo bambino ucraino può essere taleâ.