In merito alla vicenda che vede come protagonista le Banche è intervenuto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani. Quest’ultimo ne ha parlato in una intervista al quotidiano “Il Giornale”
Il Governo non indietreggia di un centimetro il proprio pensiero e ribadisce la sua opinione. Questa volta lo fa con il ministro degli Esteri, Antonio Tajani. Uno degli argomenti che viene maggiormente effettuato nell’ultimo periodo è quello relativo alle Banche. In questo caso, il neosegretario di Forza Italia, ne ha parlato in una intervista al quotidiano “Il Giornale“. Allo stesso tempo ci ha tenuto a precisare che il governo non è affatto contro le banche, soprattutto se si pensa a quelle di credito cooperativo e popolari.
Ci ha tenuto a precisare che il loro intento è quello di continuare a lavorare, ma solamente nell’interesse dei risparmiatori. Queste sono alcune delle sue parole: “In questo momento le banche devono fare la loro parte in un piano complessivo ma sarebbe miope e dannoso per il nostro sistema economico colpirle in maniera indiscriminata“. Poi vuole dare un consiglio in merito alla norma: “Credo che bisogna riscriverla per bene“.
Il vicepremier ha continuato l’intervista rilasciando queste dichiarazioni: “Il terreno è molto delicato e non ci anima nessuno spirito punitivo verso chicchessia“. Nella stessa, però, ha voluto puntare il dito contro la Bce. Accusandola di aver sbagliato molte mosse: “Lo stiamo dicendo da mesi che stanno sbagliando. Questa è l’inevitabile conseguenza di quello che sta accadendo. Purtroppo, chi ne ha fatte le spese sono state le imprese e chi ha mutui a tasso variabile“.
Visto che adesso si va incontro, al serio rischio, che i mutui non pagati si possano trasformare in crediti deteriorati. Non è finita qui visto che, secondo Tajani, i problemi potrebbero aumentare. In conclusione aggiunge: “Ed è per questo motivo che bisognava intervenire e il fine ultimo è tagliare le tasse sul lavoro, anche in vista del dibattito sul salario minimo. Noi vogliamo che le cose si facciano con grande equilibrio, siamo diversi dal Movimento 5 Stelle o da Fratoianni e non abbiamo la loro ansia populista“.