Elezioni europee 2024, come si sta muovendo il centrodestra? Tutto quello che serve sapere in merito alle mosse dei partiti in questione
Manca meno di un anno al grande appuntamento (per la precisione dieci mesi) che vedrà anche l’Italia protagonista. D’altronde non potrebbe essere altrimenti visto che, dal 6 al 9 giugno, sono in programma le elezioni europee. Il centrodestra è pronto. O quasi. Fatto sta che la premier e numero uno dei Conservatori europei della ‘Ecr party‘ (di cui appunto è presidente) sta cercando di trovare un accordo con i Popolari con un unico obiettivo: quello di spostare, verso destra, il bilancio del futuro governo europeo. Dalla Spagna, però, non arrivano buone notizie dopo l’importante calo da parte degli alleati di Vox.
Allo stesso tempo l’attuale presidente del Consiglio va avanti per la sua strada. Insieme a lei il neosegretario di Forza Italia, Antonio Tajani. Proprio il vicepremier spera di avere la conferma anche in vista del congresso che ci sarà il 24 e 25 febbraio del prossimo anno. Non è affatto un mistero che il suo obiettivo sia quello di allargare l’alleanza ai liberali europei. In merito a ciò, però, l’ultima parola spetterà alla premier Meloni. Soprattutto dai consensi che registreranno i due gruppi del centrodestra. Gli stessi che difficilmente dovrebbero avere i numeri per ottenere la maggioranza.
Nel frattempo la Meloni rinvia ogni tipo di ragionamento dopo il voto. Anche se, allo stesso tempo, nel suo partito viene valutata ogni tipo di ipotesi. Nessuna chiusura ai Liberali. Difficile ipotizzare ad una soluzione “Von der Leyen bis” ai Socialisti. In merito alle corse europee è tutto in gioco. Non è da escludere che possa candidarsi come capolista in tutte e cinque le circoscrizioni. In Fdi spuntano i nomi di possibili candidati come Raffaele Fitto, Adolfo Urso e Francesco Lollobrigida.
In casa Lega, però, la situazione è diversa. Matteo Salvini, in quel di Strasburgo, è dalla parte del gruppo Identità e democrazia con il Rassemblement national di Marine Le Pen e i tedeschi di Alternative fur Deutschland. Il dialogo con il Ppe (secondo quanto riportato da alcune fonti vicine) sarebbe ancora in stallo. Insomma, nonostante manchino ancora un bel po’ di mesi c’è ancora molto lavoro da fare in casa centrodestra. Meloni, Tajani e Salvini saranno chiamati agli straordinari.