In merito alla questione relativa al Reddito di Cittadinanza lâex presidente dellâInps, Pasquale Tridico, ha rilasciato una intervista ai microfoni del âQuotidiano Nazionaleâ dove ha attaccato ancora il governoÂ
Nessun passo indietro da parte di Pasquale Tridico che punta nuovamente il dito contro il governo. Ovviamente lâargomento principale è sempre lo stesso e non è affatto cambiato: ovvero la sospensione del reddito di cittadinanza nei confronti di piĂš di 161mila famiglie. Le stesse che, pochi giorni fa, hanno ricevuto un sms da parte dellâInps in cui è stato detto loro che non avrebbero piĂš potuto usufruire del sussidio da parte dello Stato. Lo stesso che era stato fortemente voluto, da parte del Movimento 5 Stelle, quattro anni fa. Proprio lâex numero uno dellâInps ha voluto esprimere ancora il suo pensiero.
Questa volta lo ha fatto attraverso una intervista che ha rilasciato al âQuotidiano Nazionaleâ. Un attacco alla ânonâ eleganza su come sono state avvisate le famiglie e soprattutto per le modalitĂ . Queste sono alcune delle sue parole: âDa qui a gennaio decadranno in tutto 600 mila persone occupabili e a oggi non ci sono gli strumenti di politica attiva del lavoro e la piattaforma che dovrebbe sostituire il reddito. Parliamo di persone che da un giorno allâaltro rimangono senza sussidiâ. Tridico non cambia assolutamente idea e specifica: âOra daranno la colpa ai Comuni ed ai servizi sociali. Invece dovrebbero prorogare gli strumenti esistentiâ.
Una intervista che è continuata in questo modo da parte dello stesso ex numero uno dellâInps: âCâè un assegno dâinclusione che proseguirĂ per i non occupabili: disabili, minori e anziani. Come se i poveri fossero solo questi. Dâaltra parte nel nostro Paese abbiamo giĂ assegni sociali per anziani e minori e pensioni di invaliditĂ . Se si ritiene che siano misure insufficienti, possono essere aumentate. Ma non possiamo pensare che esistano solo quelle categorie di poveriâ.
Allo stesso tempo ci tiene a precisare di non essere una persona che lavora nellâambito della politica, ma di essere un professore universitario che ha fatto la sua parte per il Paese. Le sue critiche danno fastidio quando si affronta lâargomento del welfare. Anche se annuncia: âPrincipalmente riguardano proprio quelle. Piuttosto che rispondere nel merito, mi vorrebbero perseguire attraverso unâinchiesta ad personamâ. Poi aggiunge: âNon ho nulla da temere. Sono stato lâunico in Inps a creare una direzione antifrode che ha dato la caccia ai furbetti e falsi invalidiâ.