L’incidente è avvenuto a Santo Stefano di Cadore in provincia di Belluno, l’auto guidata da una trentenne tedesca è salita sul marciapiede forse a causa di una distrazione al cellulare

Santo Stefano di Cadore, Belluno, sono le 15:45 di giovedì 6 luglio 2023 quando una tragedia sconvolgente piomba come un fulmine a ciel sereno su una famiglia della zona. Un’auto finisce fuori strada salendo sul marciapiede e causando così la morte di tre persone: un bimbo di due anni, suo padre e la nonna. L’ipotesi principale che viene presa in considerazione è che l’uso improprio del cellulare da parte della conducente abbia portato a un momento di disattenzione fatale.

La donna responsabile dell’incidente, una trentenne tedesca, è stata arrestata con l’accusa di omicidio stradale plurimo. Già sottoposta a interrogatorio presso la caserma dei carabinieri assistita da un’interprete mentre le sono stati effettuati gli esami tossicologici e alcolmetrici per determinare se l’uso di sostanze o l’ebbrezza possano aver contribuito all’accaduto. La vettura procedeva lungo via Udine, la strada regionale che porta a Sappada. Sul tratto dove si è verificato l’incidente non sono stati riscontrati segni di frenata. I testimoni oculari hanno descritto un’Audi nera che viaggiava a velocità sostenuta, con alcune testimonianze che parlano di una velocità superiore ai cento chilometri orari.

Salvi la mamma, il fratellino maggiore e il nonno

Le vittime dell’incidente sono tre residenti di Favaro Veneto, una località situata alle porte di Mestre in provincia di Venezia. Hanno perso la vita Marco Antoniello, un falegname di 48 anni originario di Dese, e Maria Grazia Zuin una donna pensionata di 65 anni che aveva lavorato per l’Ulss fino a circa cinque anni fa, rispettivamente il padre e la nonna del piccolo Mattia di soli due anni che è deceduto poco dopo essere stato trasportato in elicottero all’ospedale ‘San Martino’ di Belluno.

Elena Potente 42 anni, moglie di Marco Antoniello, che stava spingendo il passeggino con il loro figlio Mattia è attualmente ricoverata in ospedale a Pieve di Cadore ma non corre alcun pericolo di vita. Fortunatamente il fratello maggiore di Mattia che al momento dell’incidente si trovava più avanti in bicicletta è rimasto illeso. Il nonno Lucio Potente, 67 anni, molto noto nella zona per un passato nel mondo del calcio dilettantistico del Veneto è anch’egli ricoverato in ospedale a causa di un malore causato dallo shock di aver visto i corpi privi di vita dei suoi cari. Ora le indagini continueranno per determinare con certezza la causa dell’incidente e se l’uso improprio del cellulare sia stato un fattore determinante.