Borghi: “Salario minimo? Vi spiego perché ci siamo sfilati dal fronte delle opposizioni” [VIDEO]

Il senatore Borghi (Italia Viva) in esclusiva ai nostri microfoni: “Ascolteremo quello che la ministra Santanchè dirà in Aula e poi prenderemo le nostre decisioni”.

Salario minimo, fronte compatto delle opposizioni fatta eccezione per Italia Viva. Questione di forma,ma anche di sostanza. Spiega le motivazioni di questa presa di posizione in esclusiva ai nostri microfoni il senatore Enrico Borghi che risponde anche sul caso Santanchè.

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Il senatore Enrico Borghi (IV) in esclusiva ai nostri microfoni – Notizie.com – © Ansa

Senatore Borghi, il salario minimo è diventato un affare di stato. Italia Viva si è sfilato dall’accordo mentre ci sono aperture dai sindacati. Perché Iv non vuole sottoscrivere questo patto con le opposizioni?

Ci sono questioni di merito e di metodo. Se vogliamo parlare del secondo, per noi è un errore spaccare il fronte sindacale e soprattutto farlo da sinistra. Ogni volta che è stato fatto un percorso di questo genere non è mai venuto fuori qualcosa di buono per i lavoratori. Inoltre, se si vuole l’aiuto di una forza politica la si coinvolge da principio. Non si arriva alla fine con un modello da prendere o lasciare“.

Borghi: “Sul salario minimo Iv non è stata coinvolta”

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Il senatore Borghi su salario minimo e Santanchè – Notizie.com – © Ansa

Quindi Italia Viva non è stata coinvolta dall’inizio?

Questo è evidente. A noi è stato consegnato un testo alla fine di un lavoro che non ci ha visto convocati. Però la questione più importante è quella del merito. La misura così com’è scritta rischia di diventare un boomerang visto che potrebbe portare ad abbassare i regimi contributivi di chi ha un guadagno maggiore. Il punto è costruire con una contrattazione nella quale portare dentro i lavoratori che oggi sono sotto quella soglia. Per fare questo non bisogna buttare fuori i sindacati. Definire per legge quanto vale un’ora di lavoro significa azzerare il loro ruolo e la funzione che hanno“.

Si riferisce al botta e risposta tra Uil e Cisl.

Esattamente. Credo che si debba discutere sulla modalità con cui assicurare la compartecipazione agli utili da parte dei lavoratori. Per esempio introdurli nel consiglio di amministrazione. Serve una politica organica e non bandierine da sventolare“.

Mercoledì è il giorno della Santanché in Aula. Oggi un quotidiano scriveva di una telefonata del ministro a Italia Viva per spaccare il fronte delle opposizioni. Voi domani cosa farete?

Noi, proprio perché siamo dei garantisti e riteniamo che le sedi istituzionali siano importanti, ascolteremo con attenzione le parole della ministra. Ci sono alcuni elementi preoccupanti. Bisogna sgombrare il campo rispetto al fatto che funzioni pubbliche non vengano inquinate, ma la sede competente e opportuna è l’aula del Parlamento. Ascolteremo e poi prenderemo le nostre decisioni indipendentemente dai gossip“.

Intervista a cura della nostra inviata Luigia Luciani

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