Il leader dei Dem insiste nel voler cercare unâalleanza politica con i pentastellati, ma una minoranza del suo partito non la vede affatto bene
Schelin e Conte, prove dâintesa e dialogo che vanno avanti da un bel poâ, ma alla fine una quadra non si riesce mai ad avere. Eppure il leader dei Cinquestelle rivela con tanto di sorriso ammiccante che âci saranno delle sorpreseâ. Parole che Conte pronuncia subito dopo che Elly Schlein lascia la manifestazione organizzata dal Movimento Cinque Stelle. Ma non è stato certo polemico quella toccata e fuga da parte della leader del Pd, tuttâaltro, sostengono persone interne e vicine ai vertici dei pentastellati.
E poco importa che la segretaria Pd sia rimasta una decina di minuti in mezzo ai militanti del movimento dei cinquestelle, qualcosa è successo o quanto meno sta per succedere se si vuile dare un seguito a quelle parole di Conte, rimasto questâultimo piacevolmente sorpreso dalla prsenza della sua âamicaâ del Pd. Il problema vero è quello che câè allâinterno dei Dem su questa possibile e futura alleanza. Non se ne è discusso e, si dice, in apparenza, non câè alcuna resistenza, anche perchĂŠ il tempo per parlarne câè, âfrancamente, ma pacatamenteâ
Da una parte câè un leader come Giuseppe Conte che lavora ad unâintesa col Pd di Schlein, da unâaltra câè il leader ombra e uno dei fondatori del Movimento Cinque Stelle che con le sue parole non dĂ certo una mano, almeno questo è quello che dicono alcuni esponenti del Pd. Quel âfate le brigate di cittadinanza e reagite mettendo il passamontagna per fare i lavorettiâ, non è piaciuto granchĂŠ, anche se detto in modo ironico e non polemico, ma il messaggio che è arrivato è stato un altro, almeno a sentire la risposta di qualcuno del Pd.
Le frasi di Grillo non sono piaciute per niente e sono usate per mettere un freno a questo possibile dialogo tra il Pd e il M5S, soprattutto da una parte interna dei Dem che, parliamoci chiaro, non hanno mai visto bene il dialogo non tanto con Conte, quanto con lâex o attuale comico che spesso fa politica. E in riferimento a quelle parole e quel tipo di messaggio, Stefano Ceccanti che proprio non le ha mandate giĂš: âProprio perchĂŠ siamo in un Paese che ha visto cadere alcuni dei suoi uomini e donne migliori in una lunga scia di sangue non si può qui usare un linguaggio che allude alla giustificazione della violenza neanche per scherzo o per eccesso polemicoâ