Il ministro della Giustizia parla a Taormina: âAbuso dâufficio? Se lâEuropa ci chiedesse una rimodulazione siamo disposti ad accoglierla ma non nella forma in cui esistevaâ
La riforma della giustizia continua a far parlare e soprattutto a far discutere. E il ministro della Giustizia Nordio non si tira indietro e risponde colpo su colpo, soprattutto a chi sta attaccando la riforma della giustizia da lui guidata dallâinterno della magistratura. âLâinterlocutore istituzionale del Governo e della politica non è il sindacato, ma il Csmâ. Lo ha detto il ministro della Giustizia Carlo Nordio, a Taormina per il Taobuk festival che poi ha approfondito aggiungendo che âse un magistrato singolarmente ritiene che dal suo punto di vista una legge sia sbagliata dal punto di vista tecnico, nessuno ha il diritto di dire che interferisceâ.
Il ministro Nordio però non si ferma e allunga il suo discorso e soprattutto il suo concetto e attacco, tanto che riferendosi alle dichiarazioni del presidente dellâAnm Giuseppe Santalucia sulla riforma, spiega che âin questo caso invece era il rappresentante di un sindacato dei magistrati che aveva, prima ancora che fosse noto ufficialmente il testo del ddl, pronunciato una serie di critiche severissime. Queste cose per me significano interferenzeâ.
Al festival di Taormina impensabile che non si tocchi lâargomento sullâabuso di ufficio, un provvedimento che sta facendo tanto discutere anche allâinterno dellâEuropa che starebbe vedendo tutto questo con occhio interessato e allarmato. âSe lâEuropa ci chiedesse una sorta di rimodulazione del nostro sistema integrato repressivo siamo disposti ad accoglierla, ma non nella forma in cui esisteva lâabuso dâufficio cosĂŹ evanescente e atipico da non avere eguali in nessun ordinamento europeoâ, le parole del Ministro Nordio.
Il ministro fa anche un passo in avanti, visto che a breve si tratterĂ anche lâargomento legato alle intercettazioni. Il governo ha intenzione di modificare qualcosa anche in quel senso. âLe intercettazioni? Una âbarbarieâ che âcosta 200 milioni di euro lâannoâ, le parole del ministro Nordio che va nello specifico e anche qui non si tira indietro e annuncia: âSpendiamo una cifra colossale per inchieste che raggiungono risultati minimi per intercettazioni inutili su reati minimi e poi siamo indietro di anni rispetto alle tecnologie utilizzate dalle grandi organizzazioni criminali. Anche il Trojan è superatissimo. La criminalitĂ organizzata nazionale e internazionale usa sistemi che non riusciamo a intercettare perchĂŠ non abbiamo le risorse per farloâ.