Romano Prodi torna allâattacco: questa volta nel mirino ci sono la Rai ed il governo targato Giorgia Meloni: le sue dichiarazioni, rilasciate al quotidiano âLa Repubblicaâ, sono destinate a far discutereÂ
Non si tratterebbe affatto del suo primo attacco nei confronti della Rai, ma questa volta ci è andato davvero giĂš pesante. Romano Prodi punta il dito contro lâazienda di viale Mazzini. Le sue parole sono destinate ad alzare un vero e proprio polverone. Lo ha fatto rilasciando una intervista alla âRepubblicaâ dove ha svelato il proprio pensiero a riguardo. Si è soffermato su vari argomenti. In primis quello che riguarda il Mes: âCiò che si sta verificando è un qualcosa di davvero surrealeâ. Per lâex premier non ci sono dubbi: si tratta di una scommessa a âperdita zeroâ.
âSe non lo vogliamo usare, non lo usiamo. Viene usato per un ricattino, ma un ricatto di un paese da solo contro 26 non funzionerĂ mai, perchĂŠ non crei lâatmosfera per contrattareâ. Insomma, per Prodi, tutto questo non può che essere un âricattinoâ da parte del governo. Anche perchĂŠ, secondo lui, tutta questa situazione può far piacere solamente alla destra. âGli altri non possono accettare il ricatto di un paese soloâ.
Come riportato in precedenza non si è fatto assolutamente attendere lâattacco nei confronti di Giorgia Meloni, In particolar modo per quanto riguarda la vicenda del âPizzo di Statoâ. Per Prodi non ci sono dubbi: âSi tratta di unâidea che stravolge il sistema democraticoâ. Il nuovo Consiglio di Amministrazione della Rai, il nuovo corso e molto altro ancora fa infuriare il romagnolo. Lo stesso che continua a ribattere: âMediaset giĂ ce lâhanno ed adesso si sono presi anche la Rai. Bisogna fare attenzione visto che si può scivolare verso lâautoritarismo.
In conclusione si sofferma anche sulle nomine della Rai: âSono sempre state tenute sotto controllo da parte del governo. Adesso il rischio è che abbiamo tutto nella stessa mano, e questo è un problema serio per il Paese. Ai miei tempi câerano parecchi dirigenti anche vicini al Pd ma la prima trasmissione politica era quella di Bruno Vespa. Ora abbiamo il conduttore televisivo che si trova sia da un lato che dallâaltroâ. Con tanto di battuta finale: âOra abbiamo un nido di vespeâ.