In merito alla questione del Pnrr (e molto altro ancora) anche Antonio Tajani ha voluto esprimere il proprio pensiero. Lo ha fatto in una intervista che ha rilasciato al quotidiano âCorriere della SeraâÂ
Come lâItalia, cosĂŹ anche altri Paesi stanno rivedendo i loro piani. Nulla di sconvolgente ed, allo stesso tempo, neanche di allarmante. Questo è quello che ha voluto precisare direttamente Antonio Tajani. Il ministro degli Esteri, in una intervista al âCorriere della Seraâ, ha espresso il proprio pensiero in merito ad uno degli argomenti che sta scatenando non poche polemiche: ovvero quello che riguarda il Pnrr. Negli ultimi giorni ci sono stati molti âbotta e risposteâ che hanno visto come protagonisti il governo ed anche la Commissione Ue. Il vicepremier ha precisato che si è trattato solamente di un fraintendimento e nullâaltro.
Nessun tipo di polemica. Con i vertici europei il clima è sereno, anche se un segnale (in vista delle elezioni europee del prossimo anno) lo ha voluto comunque lanciare. âSpero che la Commissione non si schieri e resti indipendente dai singoli governi. Non sempre è accadutoâ. Si è soffermato anche su una possibile alleanza che vede come protagonisti Ppe, Liberali e Conservatori, anche se si è voluto soffermare di piĂš sul suo partito. Ovvero quella âForza Italiaâ che potrebbe sorprendere: âMotore centrista, come ideali e valori e non solo numericamenteâ.
Tajani ci mette una pietra sopra sul Pnrr ed ammette: âSe ne è parlato fin troppo di un episodio che considero chiuso. La frase del portavoce, poi smentita, sul ruolo della Corte dei conti che era sbagliato anche nel merito. Non câ è nessun attacco da parte nostra alla Corte, nulla di strano nel fatto che si proroghi una norma varata dal precedente governo sui controlli non concomitanti ma successivi sulle speseâ. Lâopposizione continua a fare il suo lavoro, anche se di conseguenza fa discutere anche il ruolo di Mirabelli.
Il numero uno della Corte costituzionale sostiene quello che il governo sta facendo. Chiudendo sul Pnrr e sui ritardi fa sapere: âCi interessa lavorare seriamente sul Pnrr e utilizzare tutti i fondi a nostra disposizione. Ritardi? Sono molti i Paesi che stanno modificando i loro programmi di spesa, non solo noi. Un piano che è stato cambiato dopo la crisi dovuta al Covid. A tutti serve flessibilitĂ e non solamente al governoâ.