Omicidio Giulia Tramontano, chi è Alessandro Impagnatiello: il fidanzato che l’ha uccisa

Omicidio Giulia Tramontano, chi è Alessandro Impagnatiello: il fidanzato che ha confessato l’omicidio e che ha fatto ritrovare il cadavere, senza vita, ai carabinieri

Chi è il fidanzato che ha ucciso Giulia Tramontano
Alessandro Impagnatiello (Ansa Foto) Notizie.com

Nel cuore della notte è arrivata la confessione: “L’ho uccisa io, si trova lì”. Si conclude nella peggiore maniera possibile la vicenda di Seregno che ha visto come protagonista, e purtroppo vittima, Giulia Tramontano. La 29enne non era scappata volontariamente dalla sua abitazione, ma è stata uccisa. Insieme a lei anche il bambino che aveva in grembo da sette mesi. A commettere questo omicidio il fidanzato, Alessandro Impagnatiello. Nella serata di sabato i due avrebbero avuto una violenta lite. A quanto pare la vittima avrebbe scoperto del tradimento con una sua collega (una barman americana), anch’essa rimasta incinta.

Aveva studiato tutto, ma le sue versioni non hanno mai convinto del tutto i carabinieri. Tanto è vero che, nella serata di ieri, la Procura lo ha inserito nella lista degli indagati per omicidio. Poi, dopo qualche ora, la confessione. Chi è Alessandro Impagnatiello? Era un barman che lavorava in un hotel lussuoso a Milano. Aveva inventato tutto: che la fidanzata si fosse allontanata volontariamente dalla loro abitazione. Con il bancomat (senza aver mai prelevato), con 500 euro in contanti ma senza portare alcun abito con sé. Come è possibile? Già da questo gli inquirenti hanno storto un po’ il naso visto che non poteva essere del tutto normale.

Omicidio Giulia Tramontano, il crollo del fidanzato Alessandro: l’ha uccisa lui

Chi è il fidanzato che ha ucciso Giulia Tramontano
Alessandro Impagnatiello (Ansa Foto) Notizie.com

Negli ultimi anni ha lavorato in bar di locali prestigiosi come il ‘Four Seasons l’Armani Bamboo Bar‘. Ha un figlio di sei anni, avuto da una precedente relazione. Da qualche anno era legato a Giulia, 29 anni originaria di Sant’Antimo (provincia di Napoli). Lei era una agente immobiliare e tra due anni sarebbero diventati genitori. Alessandro, però, le aveva nascosto molte cose. Ovvero che aveva una amante, anch’essa rimasta incinta, ma che aveva interrotto la gravidanza. Giulia avrebbe scoperto tutto questo. Ci sarebbe stato un incontro tra i tre per chiarirsi. Ed invece è nata una lite.

La cosa certa è che da sabato, di Giulia, non si hanno più notizie. Una telecamere della città la inquadra per l’ultima volta, poi il nulla. Rimane solamente un messaggio che aveva mandato ad una amica: “Sono turbata, vado a dormire“. Il giorno dopo il fidanzato si presenta in caserma per presentare una denuncia. Parla di “allontanamento volontario“. Partono le ricerche, ma gli inquirenti lo tengono sott’occhio visto che le sue versioni non convincevano del tutto. La svolta nella serata di ieri: gli investigatori scientifici trovano delle tracce biologiche (forse sangue) nell’auto dell’uomo.

Poi il crollo: l’omicida confessa. Indica dove era nascosto il cadavere della fidanzata: in un lembo di terra dietro ai box di una palazzina. Adesso è accusato di: omicidio volontario aggravato, occultamento di cadavere e interruzione di gravidanza non consensuale. Con l’amante avrebbe screditato Giulia in più di una occasione, affermando che avesse problemi mentali. Ora resta da capire se ha agito da solo e soprattutto dove e come è stata uccisa la ragazza. Se fosse già morta quando è stata abbandonata nel terreno. Se il messaggio all’amica lo aveva inviato lui o era un tentativo di depistaggio?

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