Aveva fatto perdere completamente le sue tracce da meno di una settimana, nelle ultime ore è stato ritrovato il suo cadavere: si tratta di un maresciallo che, in passato, indagò anche sulla strage di Erba 
Da cinque giorni i suoi familiari avevano lanciato l’allarme visto che dell’uomo si erano perse completamente le tracce. Ricerche su ricerche che non avevano dato risultati. Fino a quando, proprio nelle ultime ore, non è arrivata la notizia che ha scioccato i suoi parenti: ovvero quella del ritrovamento del suo cadavere. Purtroppo per il maresciallo Luca Nesti non c’è stato assolutamente nulla da fare. il suo corpo è stato ritrovato, senza vita, questa mattina un bosco. Ad effettuare la drammatica scoperta sono stati i carabinieri del nucleo di Costa Masnaga (provincia di Lecco). Nel corso della sua vita lavorativa ha prestato servizio anche ad Erba (provincia di Como).
Il suo corpo è stato ritrovato dopo quasi una settimana di intense ricerche che non avevano portato a grandi risultati. Fino a quando questa mattina non è arrivata la tragica notizia. Ricerche nei boschi sia dove viveva a Lambrugo (Como) e nel Lecchese. In questi ultimi giorni, specialmente nella zona, c’era stata una grande mobilitazione che aveva visto impegnati le forze dell’ordine ed i mezzi di soccorso. Da mercoledì scorso, verso le ore 15, si erano perse le sue tracce. Il suo telefono è risultato irreperibile: ogni tentativo di mettersi in contatto con lui è andato completamente a vuoto.
Ritrovato cadavere del maresciallo Luca Nesti, indagò sulla strage di Erba
Secondo quanto riportato dalle ultime informazioni che arrivano dal posto pare che il 55enne si fosse allontanato volontariamente dalla sua abitazione. Il tutto dopo aver avuto una accesa discussione in famiglia. Successivamente i familiari hanno scoperto che, dopo aver lasciato casa, aveva portato con sé la pistola di ordinanza. Come riportato in precedenza, però, l’uomo in passato ha prestato servizio nella strage di Erba, ovvero quella dove vennero uccise quattro persone.
Era il 2006 quando Nesti era il comandante della stazione dell’Arma di Erba. Fu proprio lui ad arrivare per primo sulla scena dei delitti. Non solo: fu anche il primo ad aver avviato le perquisizioni e aver dato caccia alle prove che avevano portato agli arresti dei coniugi Olindo Romano e Rosa Bazzi.
