Ucraina, Papa Francesco: “Incredibile il male che può compiere l’uomo”

Conflitto in Ucraina, Papa Francesco nel corso dell’ultima omelia si è voluto soffermato su quanto sta accadendo nel Paese europeo orientale. Le sue dichiarazioni non sono assolutamente passate inosservate

L'omelia di Papa Francesco
Papa Francesco (Ansa Foto) Notizie.com

Papa Francesco continua nuovamente a parlare di quanto sta accadendo in Ucraina. Nel Paese europeo orientale si è arrivati al giorno numero 459 di conflitto. Negli ultimi giorni si è parlato molto di lui, soprattutto dopo l’aver annullato moltissimi impegni per via delle sue condizioni di salute. Uno “stato febbrile”, come confermato anche dal Vaticano. Il Santo Padre, però, si è ripreso. Tanto da entrare, nella prima volta nella storia, negli studi di ‘Saxa Rubra‘ della Rai. Un giorno importante per i tantissimi operatori ed i conduttori. Nel corso del programma ha rilasciato una intervista. Si tratta della prima volta di un Papa che ha varcato ciò.

Tornando al discorso iniziale ha voluto spendere parole importanti in merito a quanto sta accadendo in Ucraina. Queste sono alcune delle sue dichiarazioni nell’omelia della messa di Pentecoste: “Oggi nel mondo c’è tanta discordia, tanta divisione. Siamo tutti collegati eppure ci troviamo scollegati tra di noi, anestetizzati dall’indifferenza e oppressi dalla solitudine. Tante guerre, tanti conflitti: sembra incredibile il male che l’uomo può compiere! Ma, in realtà, ad alimentare le nostre ostilità c’è lo spirito della divisione, il diavolo, il cui nome significa proprio “divisore”.

Ucraina, Papa Francesco: “Spirito maligno seduce tutta la terra”

L'omelia di Papa Francesco
Papa Francesco (Ansa Foto) Notizie.com

Un discorso che è continuato in questo modo: “Sì, a precedere ed eccedere il nostro male, la nostra disgregazione, c’è lo spirito maligno che ‘seduce tutta la terra’. Egli gode degli antagonismi, delle ingiustizie, delle calunnie”. Poi ha continuato dicendo: “E, di fronte al male della discordia, i nostri sforzi per costruire l’armonia non bastano. Ecco allora che il Signore, al culmine della sua Pasqua, al culmine della salvezza, riversa sul mondo creato il suo Spirito buono, lo Spirito Santo, che si oppone allo spirito divisore perché è armonia, Spirito di unità che porta la pace. Invochiamolo ogni giorno sul nostro mondo”.

In conclusione: “Il Sinodo in corso è e dev’essere un cammino secondo lo Spirito: non un Parlamento per reclamare diritti e bisogni secondo l’agenda del mondo. Non è l’occasione per andare dove porta il vento, ma l’opportunità per essere docili al soffio dello Spirito. Perché, nel mare della storia, la Chiesa naviga solo con Lui, che è ‘l’anima della Chiesa’ il cuore della sinodalità, il motore dell’evangelizzazione. Lo Spirito Santo al centro della Chiesa, altrimenti il nostro cuore non sarà bruciato dall’amore per Gesù, ma per noi stessi. Mettiamo lo Spirito al principio e al cuore dei lavori sinodali”,

 

 

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