Alessio Butti, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, in esclusiva ai nostri microfoni: “Dal 2026 la pubblica amministrazione deve essere in grado di camminare da sola”.
A margine del Forum Pa Alessio Butti, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’Innovazione tecnologica, ha parlato in esclusiva ai nostri microfoni.
Senatore Butti, stamattina al Forum Pa si è parlato anche di Pnrr. Questa è la sfida più scottante e imminente. Ma è una partita che si gioca come nell’immediato?
“Ad esempio, come abbiamo stamattina, coinvolgendo il privato. Cioè creando delle autentiche join venture tra pubblico e privato per fare in modo che il lavoro sia complementare. Cioè dove non arriva il pubblico lo fa il privato e viceversa. Una volta si chiamava sussidiarietà . Oggi non solo c’è una evoluzione tecnologica, ma anche del lessico e quindi c’è questo nuovo rapporto. Per noi è fondamentale perché ci consente di spendere un po’ meno ed efficientare i nostri servizi e le nostre strutture“.
Mettere a terra le risorse e capire su quali progetti investire perché i tempi ci dicono che dobbiamo imporre una certa accelerazione.
“Sì, i progetti sono numerosissimi, ma il Pnrr è una congiuntura astrale favorevole e da sfruttare in tutti i modi. Fare una gerarchia sarebbe impossibile. Per quanto ci riguarda sono tutti estremamente importanti per la digitalizzazione del Paese. Io ho parlato oggi della connettività , ma potrei parlare della digitalizzazione della pubblicazione amministrazione. Messa così dice poco perché noi dobbiamo anche semplificarla“.
In questa tre giorni di Forum Pa il verbo più ricorrente è stato questo: la pubblica amministrazione deve ripensarsi.
“E’ così. Noi dobbiamo fare in modo che la pubblica amministrazione si riorganizzi facendo attenzione ad un aspetto fondamentale: noi oggi abbiamo delle risorse grazie al Pnrr, ma dal 2026 dobbiamo essere in grado di camminare sulle nostre gambe ed in autonomia. Questa è la vera sfida“.
Video e intervista a cura della nostra inviata Luigia Luciani