In merito alla questione dell’Autonomia (e non solo) anche il presidente del Senato, Ignazio La Russa, ha voluto dire la sua. Lo ha fatto rilasciando una intervista ai microfoni del quotidiano ‘Corriere della Sera’
Oramai non si sta parlando d’altro se non della bozza del ‘Bilancio del Senato‘, alla riforma Calderoli, che è finita su Linkedin. Chi è stato? Questo, ancora, rimane un mistero. Una vicenda che ha inevitabilmente alzato delle polemiche a non finire. C’è chi parla, insistentemente, di una “manina” che sia intervenuta in questa vicenda. Mentre c’è chi afferma, addirittura, che dietro a tutto questo ci sia l’ombra di un importante personaggio del mondo della politica. Proprio come Ignazio La Russa. Il presidente del Senato ha voluto respingere le critiche che gli sono state rivolte in questo ultimo periodo.
Ribadendo il proprio “no” a questa vicenda in una intervista rilasciata al ‘Corriere della Sera‘. “Ma no! Nessun presidente del Senato sarebbe così sciocco da fare una cosa simile. Non c’è stata alcuna mia operazione di ‘moral suasion’. Sono relazioni che non passano mai dai miei uffici. Non c’è alcuna ‘manina’. Si è trattato di un puro errore”. Anche se dalla Lega non la pensano esattamente così: “Non c’è nessun retroscena di valenza politica. Era un dossier come tanti che per errore è stato pubblicato. Sarebbe stato come nascondere la polvere sotto il tappeto. O, peggio, far gridare alla censura“.
Nel frattempo, dalla stessa Lega, continuano ad insospettirsi. Chi lo sta facendo attualmente è il capogruppo alla Camera, Massimiliano Romeo. Quest’ultimo ha fatto intendere che è disposto ad aprire tutte le ipotesi. Nella giornata di ieri La Russa ha annunciato di aver discusso con Roberto Calderoli che conosce bene il dossier in questione. “E’ consapevole del fatto che non ci sia stata alcuna manovra. Mi sono documentato prendendo in considerazione anche le sollecitazioni del capogruppo del Pd al Senato, Francesco Boccia“.
In conclusione si sofferma sui dossier: “Molte volte sono così. Mettono in evidenza le criticità. Non sono mai elogiativi. Visto che si tratta del Servizio del bilancio, mi sarei aspettato più attenzione ai numeri“. Sulla questione che questa riforma possa favorire altre Regioni piuttosto che ad altre fa sapere: “Questo non tocca a me dirlo e nemmeno esprimere giudizi in merito. Se lo avessi scritto io sarebbe andata in maniera diversa”.