Lollobrigida, stoccata alla sinistra: “La buttano in caciara…”

Il ministro dell’Agricoltura e della sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida, è intervenuto come ospite nel corso della trasmissione “Quarta Repubblica” 

Ospite di 'Quarta Repubblica'
Il ministro dell’Agricoltura e della sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida (Ansa Foto) Notizie.com

Ospite del programma ‘Quarta Repubblica‘, condotta dal giornalista Nicola Porro, il ministro dell’Agricoltura e della sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida. Quest’ultimo, nel corso della trasmissione, ha voluto smontare (ancora una volta) le tesi che vedono come protagonista la sinistra. Un’altra stoccata da parte del ministro nei loro confronti. Tanto è vero che la sua risposta è stata molto apprezzata da parte dei suoi elettori e dagli utenti del web. L’argomento in questione è quella che riguarda l’etnia italiana. Nella sua risposta ha citato anche un altro grande personaggio che ha rappresentato la storia del nostro Paese come Enrico Berlinguer.

Queste sono le sue parole in merito: “Poche ragioni per quella critica, che esistano gli italiani e gli italiani siano una etnia è difficile da smentire. Anche Berlinguer parlava di Trieste e di cosa rappresentasse quella città in termini etnici“. In questo modo ha voluto rispondere alle critiche che il ministro ha ricevuto nelle ultime settimane. Soprattutto dopo le espressioni circa l’etnia italiana. Poi ha continuato dicendo: “L’Italia è un raggruppamento che vede una lingua comune, una cosa che con la razza non c’entra nulla“.

Lollobrigida smonta la sinistra: “Non entrano in temi e la buttano in caciara

Ospite di 'Quarta Repubblica'
Il ministro dell’Agricoltura e della sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida (Ansa Foto) Notizie.com

Poi si è soffermato anche sull’Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali. In una sua campagna l’Unar, infatti, spiegava che si poteva realizzare un prodotto anche da varie etnie. Ritornando nuovamente sulle sue parole che hanno scatenato non poche polemiche ci ha tenuto a ribadire: “La sinistra non vuole entrare nei temi e la butta in caciara. Noi vorremmo una contrapposizione sui fatti, sulle ricette“.

In conclusione spiega che la razza è prevista anche dalla Costituzione. Tanto è vero che viene anche citata. Per il ministro non ci sono dubbi: “Io abolirei tranquillamente quella parola se l’accezione che viene data implica un elemento negativo“. Un riferimento fin troppo chiaro se non quello all’articolo 3 da parte della Costituzione che, ha ricordato, recita in questo modo: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali“.

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