Matteo Renzi poco prima di una nuova udienza per il processo Open: “L’inchiesta è stata disintegrata dalla Corte di Cassazione. In un Paese normale…”.
Nuova udienza a Firenze per il processo Open e Matteo Renzi si è fermato con i giornalisti per lasciare alcune dichiarazione. “A Genova le denunce contro il pm di Firenze Turco non sono state archiviate come tutte le altre – ha spiegato l’ex premier – questo significa che qualcosa inizia a muoversi. Ormai questa vicenda va avanti ormai da cinque anni e io sono sempre qui a difendermi come un comune cittadino, ma posso dire che siamo ormai arrivati alla fine ed entro breve ci sarà come minimo la prescrizione. Io uscirò da questo processo con la fedina pulita come dico ormai da tempo. Non sono sicuro che la stessa cosa avverrà per il pm Luca Turco. Noi siamo innocenti, lui non lo so“.
“Io sto affermando un principio di verità – ha aggiunto Renzi – questa inchiesta è stata disintegrata dalla Corte di Cassazione e in un Paese normale qualcuno dovrebbe scusarsi. Si va avanti, chi ha ragione non ha fretta“.
Renzi: “La protesta del consigliere comunale Draghi? Ecco cosa penso”
In questo breve intervento Matteo Renzi si è soffermato anche sulla protesta del consigliere comunale Draghi, che si è incatenato perché secondo lui sono sparite alcune multe del parente di un politico. “Non lo conosco – ha sottolineato il leader di Italia Viva – al netto della vicenda dell’incatenamento, io non voglio credere che un assessore abbia tolto le multe ad un parente. Se ciò fosse avvenuto, sarebbe stato un atto di una gravita assoluta che richiederebbe le dimissioni dell’assessore e del comandante della polizia municipale“.
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“Cosa farà Italia Viva in Consiglio? Non so – ha concluso Renzi – sicuramente se fosse provato quanto detto da Draghi, penso che le dimissioni dovrebbero essere automatiche e non attendere una richiesta di Italia Viva. Immagino poi che la Procura di Firenze aprirà anche una indagine“.
