Festa scudetto, Paola Saulino a Notizie.com: “Voglio realizzare un sogno… Napoli mi aiuti?”

Quando abbiamo disturbato Paola Saulino si era da poco svegliata e a Notizie.com ha lanciato il suo appello, pensando alla festa scudetto del 4 giugno. Nell’intervista svela il suo grande sogno.

Il Napoli vince con largo anticipo il campionato, dopo aver disputato una stagione straordinaria: Spalletti ed i suoi hanno unito risultati a bel gioco, mix perfetto per far impazzire il popolo partenopeo, che ormai da mesi stava preparando la festa scudetto. Strade tinte di azzurro, balconi con bandiere, immagini di Maradona ovunque… i festeggiamenti sono iniziati ieri sera e ne sa qualcosa anche Paola Saulino. La sexy e provocante influencer è nata a Napoli, 33 anni fa. Ama il cinema, la moda, il calcio… e soprattutto gli azzurri. Ha grande seguito sui social e il popolo partenopeo confida in lei per dei festeggiamenti in grande stile.

Paola Saulino
Paola Saulino pronta a festeggiare lo scudetto del Napoli – Notizie.com (Instagram)

Buongiorno Paola come stai e come hai trascorso la notte?

Intanto ho dormito pochissimo. Ieri sera ero a Napoli e sono stata in giro fino alle 5 del mattino; per essere nella mia città  ho preso un aereo da Londra. Avevo i sensi di colpa, domenica non mi trovavo a Napoli e temevo di perdermi questo importante appuntamento. Ho visto la partita in casa con un paio di amici, poi sono uscita. Sono stata a Piazza Plebiscito ma facendo  attenzione… sai, ho paura dei botti. Mi sono divertita, è stato tutto bello e fatto con rispetto. Anche io, che a volte mi espongo eroticamente, devo ammettere che non ho vissuto ‘scene maleducate’ e non ho avuto paura“.

Napoli si è ben comportata anche nei festeggiamenti, quindi…

Mi compiaccio. Napoli si è proprio evoluta, la città è la diretta conseguenza di ciò che è accaduto in campo per tutta la stagione”.

Sicuramente tutto bello Paola, ma un’emozione personale non ce la vuoi raccontare?

Torna lo scudetto dopo 33 anni, che sono pure gli anni miei e quelli di Cristo. Insomma, il tricolore del Napoli come metafora della mia vita. ‘Dalla pelle al cuore’, come canta Venditti, anche se non è napoletano. Da Napoli sono scappata 12 anni fa e qui sono tornata. Praticamente si è chiuso un ciclo, per me“.

E l’attore protagonista di questo ciclo?

Assolutamente Spalletti, il tassello che mancava. Onore alla presidenza che ci ha creduto fino alla fine, ma Giuntoli è il vero perno e scopritore di talenti… mica abbiamo i portafogli della Juventus“.

E di Spalletti cosa ti ha colpito?

La frase pronunciata prima della vittoria, ‘questo scudetto ce lo stamm trazziann’. Termine pokerista, di quando ti spizzi la carta“.

Paola Saulino
Paola Saulino, spogliarello per gli azzurri – Notizie.com (Instagram)

Ok, fino a qui siamo stati politicamente corretti e, anche se prima hai parlato della tua rinascita, nel recente passato ne hai fatte di promesse legate allo scudetto del Napoli…

Sì, un sogno ce l’ho. La festa scudetto ufficiale sarà il 4 giugno e per l’occasione voglio affittare un pullman e fare uno spogliarello live… a battere la barriera dell’online. Anche a spese mie, sia chiaro. Insomma, vorrei fare una cosa professionale. Napoli mi aiuti?“.

Ma non hai avuto contatti o abboccamenti da questo punto di vista?

I giocatori e la società non ci azzeccano niente, mica mi possono invitare. E poi non mi chiamerebbero mai per spogliarmi“.

E quindi di cosa hai bisogno?

Di qualcuno che mi dica dove posso parcheggiare il pullman. I soldi ce li ho, poi se mi aiutano… insomma ingegniamoci“.

D’accordo Paola, l’appello l’abbiamo lanciato e diverrà virale, ma non possiamo lasciarti andare senza chiederti se ci sia un giocatore di questo Napoli per il quale faresti follie….

Sono stata già con un calciatore di questo Napoli, ma è una storia chiusa, finita bene“.

E’ stata una storia ufficiale o clandestina?

Il nome non te lo posso e non te lo voglio dire, alla fine non ha lasciato la moglie… ma io ho capito, tutto chiuso, storia finita. Perdonato”.

Grazie Paola, stamm buono…

Stamm buono“.

Intervista a cura di Luigia Luciani e Arianna Di Pasquale

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