Sono ormai passati due mesi dalla vittoria alle primarie, ma Elly Schlein non si è ancora esposta sulla possibile alleanza con il M5s a livello nazionale.
Nonostante su molti temi ci siano state delle aperture, il rapporto tra Conte e Schlein (e quindi tra M5s e Pd) continua ad essere sempre molto difficile. Come scritto dal Corriere della Sera, i due leader stanno adottando due strategie completamente differenti e questo rende complicato ipotizzare una alleanza a livello nazionale già da subito.
Se la segretaria del Pd in questo momento non ha mai scoperto le carte dando priorità ai problemi che ci sono all’interno del partito, dall’altra parte abbiamo l’ex premier che sta dando vita ad una strategia molto particolare. Un piano sicuramente d’attacco, ma a corrente alternata. Ossia un giorno elogi e aperture ad un dialogo, un altro attacchi e critiche alle scelte fatte dai dem. Insomma, una linea che rende davvero complicato ipotizzare cosa potrà succedere in futuro.
Le Europee decisive per l’alleanza tra Pd e M5s?
Secondo quanto scritto dal Corriere della Sera, sembra essere, almeno per il momento, molto complicato ipotizzare una soluzione definitiva a questo rebus tra Pd e M5s. Quasi certamente si proseguirà a livello nazionale a targhe alterne fino alle prossime Europee, elezioni che potranno dire una volta per tutte chi si abbraccerà o meno.
Per ora le incertezze sono tante e soprattutto sono aumentate dopo la vittoria di Schlein. Vedremo cosa succederà e quali saranno alla fine le decisioni dei due leader. In attesa di una soluzione definitiva, tra i partiti si proseguirà quasi certamente a targhe alterne.
M5s, la vittoria di Schlein ha cambiato i piani
Le incertezze, come abbiamo visto, sono tante, ma una cosa è sicura: la vittoria di Schlein ha cambiato i piani dei pentastellati. Stando a quanto riferito dal quotidiano italiano, il M5s aveva pronto un progetto da mettere in campo insieme al Pd con Bonaccini segretario. Ora lo scenario è completamente differente rispetto a quello precedente e quindi presto si dovrà prendere una decisione se aprire al dialogo con i dem oppure fare un passo indietro.
