“Stime rassicuranti e Def equilibrato”, arrivano delle importanti novità per quanto riguarda la Corte dei conti: gli ultimi aggiornamenti in merito a quanto sta accadendo
La Corte dei conti, nella giornata di ieri mercoledì 19 aprile, ha emanato un comunicato in cui ha evidenziato delle importanti novità. In particolar modo sul quadro del Def all’esame del Parlamento. Lo stesso che sarebbe ispirato a dei principi di prudenza. Questa una parte della nota: “Sia l’intelaiatura macroeconomica che quella di finanza pubblica disegnano per il prossimo triennio un profilo che, pur considerando le incertezze che ancora caratterizzano il panorama internazionale, appare per molti versi equilibrato“.
Lo ha annunciato, appunto, la stessa Corte dei conti in audizione sul Def dopo le commissioni congiunte da parte del Bilancio di Senato e quelle della Camera. Nell’analisi dei conti, però, ci hanno tenuto a precisare che le stime sono rassicuranti. Non solo: le stesse tendono a confermare anche il mantenimento del debito pubblico “su un sentiero di graduale riduzione“.
A ribadire il proprio pensiero in merito a quanto riportato in precedenza ci ha pensato Guido Carlino. L’attuale numero uno della Corte dei conti ha fatto sapere che nel Def appare, sempre più centrale, anche per quanto riguarda il mantenimento del percorso delineato. Non solo: ne vale anche per la piena attuazione delle riforme e degli investimenti del Piano nazionale ripresa resilienza. La nota si conclude in questo modo: “Solo da esso, pur se rivisto e opportunamente ricalibrato, può venire, come messo in rilievo nel Piano nazionale di riforma, quell’impulso in grado di rendere compatibile l’attuazione degli interventi con il mantenimento del Paese su un percorso di stabilità e crescita“.
In conclusione: “Il Def non sembra offrire, in via di principio, indicazioni sulle scelte che dovrebbero accompagnare il processo delineato. Oltre al riferimento ai risparmi derivanti dalla spending review, non sono visibili elementi su come il governo intenda procedere per rimanere all’interno del quadro delle compatibilità di bilancio. Il compito viene rinviato alla Nadef e alla legge di bilancio, le quali si annunciano, pertanto, particolarmente impegnative“.