Migranti, permessi e sbarchi: governo pronto ad usare il pugno duro

Migranti, arrivano importanti novità per quanto riguarda i permessi e gli sbarchi. A quanto pare il governo è pronto ad attuare il “pugno duro” su questo argomento 

Pugno duro del governo
Migranti (Ansa Foto) Notizie.com

Arriva una nuova stretta da parte del governo per quanto riguarda la vicenda relativa ai migranti. Tanto è vero che la stessa arriva sotto forma di due emendamenti che riguardano il “Decreto Cutro“. Un tema che, già da qualche giorno, è in discussione al Senato. In attesa, ovviamente, sono coloro che stanno attendendo risposte sulla domanda presentata per la protezione internazionale. Gli stessi che non potranno più essere ospitati dal Sistema di accoglienza ed integrazione gestito dagli enti locali. Gli stessi che, però, verranno accolti dai centri di accoglienza governativi.

Tra coloro che sono richiedenti asilo i servizi di integrazione saranno dati solamente a chi entrare nel nostro Paese. Soprattutto grazie ai corridoi umanitari e a chi fa parte delle categorie considerate vulnerabili. Ovvero alle donne in gravidanza, gli anziani ed i soggetti fragili. Queste modifiche sono state rilasciate dal sottosegretario del ministero dell’Interno, Nicola Molteni. Il tutto è avvenuto poco prima della commissione degli Affari Costituzionali del Senato. Un testo che verrà esaminato a partire dal prossimo martedì. Quando l’argomento in questione verrà affrontato in Aula.

Migranti, permessi e sbarchi: governo pronto a passare all’azione

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Migranti (Ansa Foto) Notizie.com

Il maxiemendamento all’articolo 5 potenzia a livello logistico il sistema di prima accoglienza governativo. In questi caso i prefetti hanno la possibilità di poter individuare le strutture provvisore per capire dove ospitare i richiedenti asilo. In caso di indisponibilità di un “adeguato numero di posti nelle strutture esistenti“. In questo caso i migranti potrebbero rimanere per tutto il tempo necessario. L’obiettivo principale è quello di alleggerire il peso sugli hotspot. Soprattutto per quello di Lampedusa dove la situazione è al collasso. Il Viminale, in questo 2023, riceve uno stanziamento aggiuntivo di 8,8 milioni.

Soldi che serviranno per stipulare “uno o più contratti per l’affidamento del servizio di trasporto marittimo“. Sempre per quanto riguarda la città siciliana verrà individuato “un vettore di trasporto aggiuntivo”. Rispetto al traghetto di linea che c’è attualmente. Con l’obiettivo di poter assicurare il trasferimento ad un posto della Sicilia meridionale, di almeno 400 migranti al giorno (vale a dire 2.800 a settimana). Una situazione preoccupante soprattutto in vista di questa estate. Ed è per questo motivo che, allo stesso Viminale, fino al 31 dicembre del 2025 sarà concessa la facoltà di avvalersi “nel punto di crisi di Lampedusa” da parte del personale della Croce Rossa.

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