Consiglio dei ministri, arrivano delle importantissime novità che riguardano il Mef, tema migranti e non solo: gli ultimi aggiornamenti
Arrivano delle importanti novità in merito al Consiglio dei ministri che si sta attualmente svolgendo in questo momento. Secondo quanto riportato alcune fonti locali pare che sia stato approvato il documento di economia e finanza di quest’anno. La riunione, come riportato in precedenza, è ancora in corso. Sono tantissimi i temi che si stanno affrontando. In particolar modo la questione delle nomine. La stessa che sta dando molti problemi in maggioranza per quanto riguarda il disegno di legge. Lo stesso che era stato proposto dal ministero della Cultura. Con tanto di sanzioni in materia di distruzione, dispersione, deterioramento, deturpamento, imbrattamento ed altro.
Tanto è vero che nella bozza si sta iniziando a parlare di possibile multa che possono arrivare addirittura fino a 60mila euro. Per coloro che imbrattano le opere d’arti. Si sta discutendo anche della questione relativa ai migranti. Negli ultimi due giorni, alle coste del nostro Paese, ci sono stati più di 2mila sbarchi. L’obiettivo principale, da parte dei vertici del governo, è quello di poter trovare una soluzione in merito a tutto questo. Non è assolutamente da escludere che, lo stesso governo, possa dichiarare lo stato di emergenza per poter snellire tutti i procedimenti che riguardano gli ingressi e possibili trasferimenti.
Arrivano le prime dichiarazioni da parte del ministro per la Protezione Civile e Politiche del Mare, Nello Musmeci. Quest’ultimo ha fatto sapere che il governo ha dato il suo “via libera” allo stato di emergenza su tutto il territorio nazionale. Soprattutto dopo l’ultimo ingresso di migranti nelle rotte del Mediterraneo. A quanto pare, secondo quanto riportato da fonti locali, pare che lo stato di emergenza possa durare almeno sei mesi e che sarà sostenuto da un finanziamento pari a cinque milioni di euro.
queQueste sono alcune delle sue dichiarazioni a riguardo: “Abbiamo aderito volentieri alla richiesta del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, ben consapevoli della gravità di un fenomeno che registra un aumento del 300%. Vogliamo essere chiari e precisi in merito a questo tema, così facendo non si risolve il problema, la cui soluzione è legata solo ad un intervento consapevole e responsabile dell’Unione europea“