La Russa spegne la polemica: “Non parlo più dei fatti di tanti anni fa”

Ignazio La Russa ritorna sull’intervista che ha scatenato le polemiche e chiarisce alcuni aspetti delle sue dichiarazioni. Poi un messaggio che svela cosa accadrà il 25 aprile.

“D’ora in poi parlerò di attualità, mi sono stancato di affrontare fatti storici e semmai ne parlerò con gli storici, non con i giornalisti. Non fatemi più domande su queste cose perché non rispondo”. 

Ignazio La Russa
Ignazio La Russa (AnsaFoto) Notizie.com

Ignazio La Russa dopo l’intervista al podcast di Libero Quotidiano, in cui aveva affrontato molti temi, aprendo anche alle adozioni non solo per le coppie eterosessuali, ha ribadito al Corriere della Sera che è ormai consuetudine che dopo le sue parole “tutti fanno gli indignati, mistificano le frasi e sono pronti ad un trenino di dichiarazioni, come i bambini alle elementari”. La polemica è partita dalle definizione di “banda di musicisti” ai soldati nazisti e di “pagina non gloriosa” della Resistenza, in merito all’azione di Via Rasella. La Russa chiarisce di non aver mai dichiarato che fu un “atto ignobile”, sottolinea che avrebbe potuto specificare meglio che “si trattava di nazisti”, affermando però anche che “sembrava una cosa ovvia”. Restano però le polemiche, che La Russa prova a spegnere ricostruendo un piccolo pezzo di storia.

“La mia intenzione era di spegnere le polemiche sulla Meloni”

Intervista al quotidiano Libero
Il presidente del Senato, Ignazio La Russa (Ansa Foto) Notizie.com

“Se avessi voluto su via Rasella avrei potuto dire ben altro”. Così Ignazio La Russa chiarisce al Corriere della Sera che di atti gloriosi, da parte della Resistenza ce ne sono stati ben altri. Il riferimento è al sacrificio di Salvo D’Acquisto, con una sottolineatura sullo scontro a fuoco di Via Rasella “in cui morirono anche due passanti innocenti, italiani”. La Russa chiarisce inoltre “di non aver detto queste cose, proprio per chiudere i problemi e non crearli”, sottolineando ancora che l’intenzione era di spegnere le polemiche sulle parole della Meloni.

Restano però gli attacchi, che il Presidente del Senato sottolinea. “Vogliono montare la polemica su cose di 70 anni fa invece di giudicare il mio lavoro”. Arriva quindi una occasione chiara, e la data è il 25 aprile. “Non ho mai detto che sarò presente alle celebrazione – ha ammesso La Russa al Corriere della Sera -, ma solo che in passato ci sono stato. Quello che farò lo saprete non prima del 22-23 aprile, ma sarà una sorpresa”.

 

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