Conte manda messaggi al Pd: “Per superare la destra serve il Movimento”

Giuseppe Conte è chiaro: “ Il Pd da solo non può arrivare al 40%”. Sui punti in agenda sembra però esserci ancora distanza.

“Io e la Schlein non abbiamo bisogno di chiuderci in nessuna stanza e prometterci collaborazione”. Così Giuseppe Conte in una intervista alla Stampa chiarisce quelle che potrebbero essere le prossime mosse del Movimento. Lo fa direttamente dalla Piazza della Borsa di Trieste, luogo che ha da poco ospitato il comizio proprio della Schlein.

Conte e Schlein
Conte e Schlein (AnsaFoto)

L’attesa per l’apertura dei seggi è condizionata da un risultato che offre già spunti di riflessione, con Massimiliano Fedriga che può staccare tutti gli avversari. Ecco perché il discorso di sposta inevitabilmente sui prossimi passaggi fra Pd e Movimento, e su possibili intrecci che l’ex presidente del Consiglio sa già bene come analizzare. “Io non coltivo l’isolamento – ammette Conte alla Stampa -, e l’obiettivo è chiaramente battere la destra. Per farlo, però, serve un Movimento in salute”. Conte sottolinea che al momento è impensabile che il Pd possa raggiungere il 40% da solo e con un po’ di malizia osserva che “quando lo ha fatto con Renzi, abbiamo visto il disastro fatto”. Restano però tanti i punti da chiarire, e il leader del Movimento li sottolinea in maniera diretta.

Conte sull’alleanza con il Pd: “Bisogna cercarla su temi concreti”

Giuseppe Conte
Giuseppe Conte (AnsaFoto)

Messaggi chiari quindi da parte di Conte, deciso a ribadire che senza l’appoggio del Movimento il Pd non ha la forza di raggiungere e sorpassare la forte base elettorale che ha premiato Giorgia Meloni e il centrodestra. Su tanti temi però, la distanza fra le parti resta ampia. “La collaborazione di cerca su temi concreti – osserva Conte alla Stampa –, ad esempio sul salario minimo. È necessario trovare con loro una sintesi ma al momento hanno presentato 3 proposte di legge che dicono cose opposte”. 

A chi gli fa notare che le divergenze sono tema di discussione frequente, Conte chiarisce un concetto. “Non si tratta di questo e le nostre prese di posizione non sono in funzione del Pd. Ad esempio la strategia militare, che porta ad una escalation, la ribadiamo da tempo e lo faremo ogni volta che c’è l’occasione”. Altro tema caldo è il Pnrr. “Si tratta di una mano tesa agli italiani, e sprecarla sarebbe un serio problema. Tra poco diranno che è colpa mia perché ho portato da Bruxelles troppi soldi e non si riesce a spenderli”. Conte continua quindi a rilanciare i temi cari al Movimento ma intanto attende l’esito delle elezioni in Friuli. Il risultato potrebbe essere un altro chiaro segnale sulle risposte in arrivo dagli elettori, e poi le agende del leader del Movimento e della Schlein potrebbero incassare un giorno cerchiato in rosso per un incontro di quelli che contano, ma che al momento non sembra così vicino.

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