Enzo Bianco, arriva la decisione ufficiale da parte della Corte dei Conti: tutti gli ultimi aggiornamenti in merito alla vicenda che lo vede come protagonista
Alla fine, nella giornata di ieri, è arrivata la decisione ufficiale da parte della sezione giurisdizionale d’Appello della Corte dei Conti della Sicilia. Lo stesso che ha accolto il ricorso che era stato presentato da parte della Procura generale. Protagonista principale di questa vicenda è l’uomo inquadrato in foto, ovvero Enzo Bianco. Le notizie che arrivano e che lo riguardano non sono affatto delle migliori. Visto che il politico non sarà candidabile per i prossimi 10 anni. Non solo: è stato imposto anche il divieto (sempre per lo stesso periodo) a ricoprire cariche in enti vigilati o partecipati di Enti pubblici.
A riportare la notizia ci ha pensato direttamente il sito ‘LaSicilia.it‘. La sentenza riguarda indagini da parte della Procura di Catania. Le stesse che sono state inviate da parte della Guardia di Finanza, grazie al dissesto finanziario del Comune etneo. Una decisione che è arrivata nella tarda serata di ieri, venerdì 31 marzo. Il primo cittadino, pochi mesi fa, aveva annunciato la sua candidatura per le prossime amministrative alla guida di una coalizione civica senza partiti. Bianco è stato condannato ad un risarcimento danni di quasi 39mila euro.
Per lo stesso Bianco, quindi, non ci sarà alcuna possibilità per una carica di sindaco, presidente di provincia, presidente di Giunta regionale, membro dei consigli comunali, dei consigli provinciali, delle assemblee e dei consigli regionali, del Parlamento e del Parlamento europeo. Stesso discorso vale anche per ricoprire la carica di assessore comunale, provinciale o regionale: nemmeno in enti vigilati o partecipati da enti pubblici.
Stesso provvedimento vale anche per alcuni componenti che sono stati in carica nel periodo quinquennale che va dal 2013 al 2018. Stiamo parlando degli ex assessori: Luigi Bosco, Rosario D’Agata, Giuseppe Girlando, Orazio Antonio Licandro, Salvatore Di Salvo, Marco Consoli Magnano di San Lio, Angelo Villari e Valentina Odette Scialfa Chinnici. In conclusione la Corte ha preso la sua decisione di condannare a sei anni, senza possibilità di essere nominati nel collegio dei revisori degli enti locali, i signori: Calogero Cittadino, Natale Strano, Fabio Sciuto, Francesco Battaglia e Massimiliano Carmelo Lo Certo.