Elly Schlein, sale la tensione con il Movimento Cinque Stelle

Dopo il confronto a Firenze, pare che tra la Segretaria Elly Schlein e il Movimento Cinque Stelle tiri aria di grande tensione.

Sono davvero tanti i dubbi che al momento, cosi come si legge sul Corriere.it, attraversano il Movimento Cinque Stelle e in particolare il loro leader, Giuseppe Conte, nei confronti del nuovo Pd guidato dalla Segretaria Elly Schlein.

Elly Schlein
Elly Schlein, foto fonte Ansa Notizie.com

I primi sondaggi sembrano premiare la nuova segretaria: i dem sorpassano gli stellati. Per Youtrend il Pd è al 17,2% nelle intenzioni di voto e il M5S al 17%. Per Noto la forbice è ancora più larga, con i democratici al 19,5% e il Movimento al 16%” questo quanto si legge sul quotidiano, numero che da u certo punto di vista rendono necessario far capire allo stesso Conte in che modo iniziare a rapportarsi con la nuova Segretaria del PD.

Numeri su cui anche Giuseppe Conte è chiamato a riflettere. Ecco perché ci si interroga su come rapportarsi alla novità rappresentata dalla nuova segretaria. Di grande importanza è stato il loro incontro a Firenze: Il breve scambio di sabato con Schlein restituisce a Conte la sensazione che con lei ci si potrà confrontare con maggiore chiarezza e provare a reimpostare un confronto che si era interrotto per la drastica scelta di chiusura verso il M5S operata da Letta e dal vertice uscente” queste le parole di persone vicine all’ex Presidente del Consiglio.

Elly Schlein, è atteso il nuovo confronto con Giuseppe Conte

Insomma pare proprio che gli animi non siano poi cosi calmi, sempre secondo quanto si legge sul Corriere.it, il leader del M5S, Giuseppe Conte, sembra stia cercando di dare poco peso alle uscite mediatiche della Segretaria del Pd, concentrandosi in particolare sulla tenuta che la stessa ha internamento con il suo partito, visto che resta il grande dubbio che non abbia in totale le redini del suo partito.

Elly Schlein, foto fonte Ansa Notizie.com

Ad ogni modo, è atteso un nuovo confronto tra i due, un dialogo che potrebbe aiutare anche a dipanare delle perplessità che ancora esistono da entrambe le parti e intanto trovare il modo giusto per potere risultare compatti alle prossime elezioni amministrative contro la destra, o almeno provarci.

Capita quindi che il M5S corra con il Pd alle Regionali in Friuli-Venezia Giulia ma a Udine, alle Comunali che si tengono lo stesso giorno, si presenti da solo. Stesso discorso a geometrie variabili in tutta Italia. In Sicilia, ad esempio, si lavora per nome unitario a Catania, ma a Ragusa il Movimento ha fatto sapere che non sarà alleato con i dem. Il rischio concreto è che la situazione delle Amministrative diventi lo specchio di quello che accadrà in Parlamento almeno in questa prima fase” questa la conclusione che si legge sempre sul Corriere.it.

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