Terremoto Molise, lâesperto geologo ha pubblicato un post direttamente dalla sua pagina ufficiale Facebook. In merito proprio a quanto accaduto nel cuore della notte tra martedĂŹ e mercoledĂŹ
Momenti grande panico quelli che si sono registrati, poco prima della mezzanotte di ieri, in alcune regioni del nostro Paese. Non solamente Campania ed Abruzzo, ma soprattutto in Molise dove la scossa è stata avvertita da buona parte della popolazione. I cittadini, per paura, sono scesi tutti in strada. Un terremoto che non è passato affatto inosservato. La cosa positiva è che non ci sono notizie di persone rimaste ferite o altro. A quanto pare, però, arrivano delle importanti novità in merito a quanto accaduto. Ad originare questo sisma nella regione è stata una rottura di quasi 5 km quadrati sulla faglia.
Tanto è vero che è stata attivata anche la struttura del sisma di San Giuliano di Puglia del 2022. Questo è quello che ha fatto sapere Eugenio Auciello. Stimato geologo della âGeosilsab Unimolâ dellâUniversitĂ del Molise, ha scritto sulla pagina Facebook âMolise e Terremotiâ. Queste alcune delle sue dichiarazioni: âIl meccanismo focale calcolato mostra un movimento trascorrente che, localizzato e contestualizzato nella geodinamica dellâarea, ci fa capire che con ogni probabilitĂ si è attivata la struttura dei terremoti di San Giuliano di Puglia del 2002. In particolare si è rotto un pezzo della faglia a ovest della seconda scossa che si ebbe il 1 novembre 2002â.
Il post continua in questo modo: âUna forte scossa di terremoto ha interessato lâarea della valle del Biferno nei pressi di Montagano. La scossa è stata avvertita molto forte con intensitĂ intorno al V° grado della scala MCS, con risentimenti che abbracciano allâincirca un quadrilatero con vertici Teramo-Roma-Napoli-Bari. La magnitudo momento è stata di Mw 4.6.
Questa magnitudo corrisponde a un momento sismico di 9,89E+15 Nm. Quel numeretto ci dice che ad originare il terremoto è stata una rottura di circa 5 km quadrati sulla faglia. Questo elemento indica che lâarea attiva è in realtĂ piĂš ampia di quanto ritenuto fino a poche ore fa. La situazione è delicata. Queste osservazioni non costituiscono una previsione. No ad allarmismiâ.