Reddito di cittadinanza, scovati altri furbetti che avevano il sussidio senza averne alcun diritto: blitz da parte dei carabinieri che hanno individuato un numero importante di persone 

Ci risiamo. Non si tratterebbe affatto della prima volta che si verifica una cosa del genere. Continuano ad uscire fuori i cosiddetti “furbetti” del reddito di cittadinanza. Ovvero coloro che hanno il sussidio da parte dello Stato senza averne alcun diritto. Questa volta ci troviamo a Catania dove i carabinieri del nucleo etneo hanno effettuato un’altra scoperta. Una indagine che stava andando avanti da un bel po’ di tempo. Dopo una attenta attività investigativa, con la collaborazione da parte della Direzione Provinciale dell’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale, si è arrivata alla denuncia.

Il tutto è stati fatto alla Procura Distrettuale della Repubblica di Catania dove sono stati individuati, appunto, 267 indebiti percettori del rdc. Tutti della provincia etnea. Le indagini sono partite da alcune persone che non avevano dichiarato di essere già riscossori dell’indennità di disoccupazione agricola. Fino a quando non sono state trovate altre persone che “intascavano” l’aiuto da parte dello Stato senza averne davvero alcun diritto. Tra di loro spuntano anche soggetti gravati da pregiudizi per gravi reati come associazione per delinquere finalizzata al traffico di droga e all’immigrazione clandestina, estorsione, rapina, maltrattamenti in famiglia, atti persecutori e riciclaggio.

Reddito di cittadinanza, ‘furbetti’ a Catania: tolto il sussidio a 267 persone

Secondo quanto riportato dal nucleo dei carabinieri pare che la cifra (che è stata riscossa indebitamente) vada a superare gli oltre 1,3 milioni di euro. Oltre al numero (riportato in precedenza) delle persone indagate, pare che il Comando Provinciale di Catania (a partire già dal 2021) avrebbe già deferito altre persone.

Precisamente 640 di loro che godevano di questo sussidio. Ovviamente senza averne alcun diritto. Un danno non indifferente alle casse dello Stato. Basti pensare che nel triennio (che va dal 2020 fino al 2022) si parla di una cifra che si avvicina ai 5 milioni di euro. Non è assolutamente da escludere che queste indagini siano finite qui: i carabinieri potrebbero effettuare altre “sorprese” del genere.