La presidente dellâassociazione Arcilesbica, Cristina Gramolini, concorda con le ultime parole che ha rilasciato la premier Giorgia Meloni
Nella giornata di domani verrĂ pubblicata lâintervista che la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha rilasciato al settimanale âGraziaâ. La premier ha parlato a 360° su tutto, in particolar modo sul ruolo della donna in generale. Tanto da affrontare diversi temi. Soprattutto sul fatto che in questo periodo si sta rivendicando il diritto unilaterale di proclamarsi donna oppure uomo a prescindere da qualsiasi percorso venga preso. Che sia chirurgico, farmacologico o addirittura amministrativo. Tanto da rispondere: âMaschile e femminile sono radicati nei corpi ed è un dato incontrovertibileâ.
Un qualcosa che, però, potrebbe andare anche a discapito della stessa donna. Con tanto di dichiarazioni importanti a riguardo: âSĂŹ, credo proprio che tutto questo possa andare a discapito delle donne. Anche perchĂŠ oggi, per essere donna, si pretende che basti proclamarsi tale, nel frattempo si lavora a cancellarne il corpo, lâessenza, la differenza. Le donne sono le prime vittime dellâideologia gender. La pensano cosĂŹ anche molte femministeâ. Su questo, e molto altro ancora, ha voluto commentare le sue parole anche la presidente dellâassociazione âArcilesbicaâ, Cristina Gramolini.
Queste sono state alcune delle parole rilasciate dalla Gramolini: âSono dâaccordo con la Meloni sul fatto che dare la possibilitĂ ad un uomo di dichiararsi donna, al di lĂ di qualsiasi percorso chirurgico, farmacologico e amministrativo, danneggi le donne. Concordo con il fatto che non si può saltare il corpo sessuato, cioè non si è donna essendo di sesso maschile per la sola autodichiarazione, questo nuocerebbe alla realtĂ e alle donne , ad esempio negli sport femminili o nelle politiche di pari opportunitĂ â.
La stessa Meloni, nellâintervista che verrĂ pubblicata nella giornata di domani, ha voluto esprimere un pensiero anche ad una donna che intende abortire: âLe direi di provare a darsi una possibilitĂ , che non è sola, che lo Stato le darĂ gli strumenti necessari per non negare a se stessa la gioia di crescere suo figlio, di metterlo al mondo nelle migliori condizioni possibiliâ. Dellâutero in affitto e di molto altro ha discusso la premier.