Vincent Cassel sgancia la bomba: “Oggi sentirsi un maschio è una vergogna!”

Vincent Cassel si è esposto con schiettezza in favore di Andrew Tate, difendendo il diritto di sentirsi maschi.

Negli ultimi anni, gli uomini cresciuti nel mondo dello spettacolo durante il novecento sono stati costretti a fare i conti con una rinnovata sensibilità delle masse nei confronti dei diritti civili e della parità di genere. Alcuni di questi hanno digerito piuttosto agevolmente le istanze dei numerosi movimenti femministi intenti a plasmare una nuova coscienza sociale sui temi della disparità di genere, mentre altri stanno rispondendo infastiditi con dichiarazioni piuttosto forti.

Vincent Cassel, Notizie.com

I movimenti sopracitati, oltre ad aver influenzato svariate fasce della popolazione occidentale, hanno anche sortito un effetto contrario, fomentando all’inverosimile alcuni esponenti del cosiddetto “maschilismo”. Tra questi, uno dei più conosciuti è senza dubbio Andrew Tate, ex campione del mondo di Kickboxing, che negli ultimi anni si è espresso sul mondo del web attraverso una condotta a dir poco provocatoria nei confronti della lotta femminista contemporanea.

Andrew Tate e Vincent Cassel contro tutti

Prese in giro, esaltazione del potere maschile e una perpetua ostentazione di denaro e potere sono i pilastri portanti della controversa comunicazione di Andrew Tate, che ha accumulato una vasta schiera di fan accaniti. Uno di questi, pare essere il noto attore francese Vincent Cassel, che si è voluto esporre in favore di Tate: “Ci sono troppe cose che lui dice che vengono male interpretate, specialmente quando vieni a conoscenza del suo background. Ma alla fine io credo stia dicendo cose davvero interessanti, perché vuole difendere la mascolinità. Di questi tempi sentirsi uomini è una vergogna. Devi essere più femminile, più vulnerabile. Ma credetemi, se gli uomini dovessero diventare troppo femminili e vulnerabili credo che avremmo dei problemi”.

Andrew Tate, Notizie.com

Un messaggio inequivocabile, in cui Cassel esprime un certo disagio nei confronti dell’attuale condizione dell’uomo etero nella società contemporanea. Lasciamo al vostro giudizio se considerare queste perplessità e gli attacchi a Tate fondati su preoccupazioni razionali, ma è piuttosto evidente che ormai dichiarazioni del genere siano davvero rare. La paura dietro ad una possibile reazione negativa da parte dell’opinione pubblica è indubbiamente un fattore che sta incidendo sulla libera espressione di numerosi esponenti dello spettacolo, che probabilmente danno a vedere molto meno di quello che in realtà vorrebbero dire.

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