E’ considerato il modello che ha reso possibile il trasporto aereo di massa, ma da oggi non ne verranno più prodotti, anche se gli esemplari in servizio continueranno a volare
Con la consegna dell’ultimo aereo cargo, contraddistinto dalla sigla 747-8, alla compagnia aerea statunitense per il trasporto merci Atlas Air, la Boeing dice addio al 747, aeroplano iconico sin dal suo volo commerciale inaugurale del gennaio 1970, sotto le insegne della Pan Am e ribattezzato subito “la regina dei cieli”. 
Il primo volo del “Jumbo Jet” avvenne il 9 febbraio 1969 per poi entrare in servizio effettivo nel 1970 con la Pan Am, compagnia americana che fallì negli anni 80, che nel 1966 ne aveva ordinati per un investimento di 525 milioni di dollari. Il primo 747 decollò da New York il 22 gennaio 1970 con diverse ore di ritardo a causa di un guasto al motore.
Il gigante dei cieli
Chi di noi negli ottanta e novanta non è rimasto affascinato almeno una volta nel vedere il Boeing 747 con quella caratteristica e iconica “gobba” in punta dove trovava alloggio la mitica prima classe? Da Martedì 31 gennaio, con la consegna alla compagnia aerea Atlas Air dell’ultimo modello dalla fabbrica di Seattle, esce definitivamente di scena uno dei modelli più importanti della storia dell’aviazione, soprattutto perché di fatto introdusse la possibilità di viaggiare per lunghe tratte a prezzi sostenibili per le masse, grazie a un insieme, fino ad allora mai visto, di efficienza nel volo e capienza di passeggeri. Tanto da essere riconosciuto come l’aereo che “ha rimpicciolito il mondo”! L’ultimo modello servirà soltanto come aereo per il trasporto merci, come la grandissima parte di quelli che l’azienda aeronautica statunitense Boeing ha venduto negli ultimi anni, nonostante la sua fama sia legata soprattutto al trasporto di passeggeri, infatti l’ultimo per il trasporto di persone era stato venduto alla compagnia Korean Air nel 2017.
Un aereo icona della rivoluzione del turismo
Era il sogno di ogni viaggiatore, se il volo era intercontinentale si era già sicuri che avremmo volato con il 747 Jumbo Jet. E’ stato l’aereo che ha aiutato a far conoscere meglio il mondo. Prodotto in 1.574 esemplari a partire dal 1969, grazie alle sue dimensioni, al raggio d’azione e alla sua efficacia il 747, progettato da Joe Sutter, “ha consentito alla classe media di avventurarsi fuori dall’Europa o dagli Stati Uniti con prezzi dei biglietti che diventavano più abbordabili, anche durante la crisi petrolifera degli anni Settanta”, ha rilevato l’esperto aeronautico Michel Merluzeau. Il Boeing 747 è stato il primo aereo a doppio corridoio della storia con ben 16 poltrone in fila e ha volato sotto le insegne di oltre cento compagnie aeree di tutto il mondo. La prima versione era in grado di ospitare fino a 360 passeggeri, con un’autonomia superiore ai 13mila chilometri. Dopo oltre 50 anni di onorata carriera, l’azienda di Seattle ha ora interrotto la produzione del jumbo jet a quattro motori, per puntare su quella degli aerei di linea a fusoliera larga a due motori, capaci di coprire le medesime tratte del primo con meno carburante. 
Resta indimenticabile l’immagine, agli inizi dell’avventura spaziale dello Space Shuttle, del Boeing 747 che spostava la navicella spaziale per il mondo, trasportandola agganciata alla carlinga, a testimoniare la forza e la grandezza di questa “macchina” rivoluzionaria. Gli esemplari ancora operativi continueranno a volare senza problemi, contribuendo a continuare la magia del Jumbo Jet. Anche l’Air Force One in dotazione al Presidente degli Stati Uniti continuerà a viaggiare per il mondo con il primo cittadino della Casa Bianca a bordo.
