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Cronaca
Messina Denaro, indagato medico Tumbarello: la decisione del Grande Oriente d’Italia
Published by
Cristiano
2 anni ago
Arresto del boss Matteo Messina Denaro, in questa vicenda anche il medico Alfonso Tumbarello è stato segnato nel registro delle persone indagate. Nel frattempo è arrivata la decisione da parte del Grande Oriente d’Italia in merito alla sua posizione
Alfonso Tumbarello, il medico del boss Matteo Messina Denaro (Ansa Foto) Notizie.com
Nel frattempo continuano le indagini da parte dei carabinieri e dei Ris in merito alla cattura di Matteo Messina Denaro. Continuano le ricerche, da parte dei militari, nei due covi in cui il pericoloso boss siciliano si nascondeva. Una latitanza durata ben 30 anni. Nessuno sapeva dove fosse finito, Solamente in pochi sapevano del fatto che fosse ancora in circolazione. Tra questi proprio l’uomo che vedete inquadrato in foto. Si tratta di Alfonso Tumbarello. Ovvero il medico che si è preso cura delle condizioni di salute del latitante. Successivamente dopo il suo arresto si è scoperto che il mafioso ha una grave malattia (un tumore aggressivo al colon).
Messina Denaro, il medico Tumbarello sospeso dal Grande Oriente d’Italia
Matteo Messina Denaro (Ansa Foto) Notizie.com
Il gran maestro del Grande Oriente d’Italia, Stefano Bisi, in merito alle vicende che vedono indagato lo stesso medico ha preso una decisione irrevocabile. Ovvero quella di sospenderlo. Tanto è vero che, negli ultimi minuti, è stato firmato un provvedimento di sospensione “a tempo indeterminato da ogni attività massonica“. A quanto pare, lo stesso professionista, avrebbe firmato delle ricette e dato delle cure al nativo di Castelvetrano.
Se ne stava parlando già dalla giornata di ieri: un provvedimento che è stato siglato anche dal Gran segretario Emanuele Melani. Le accuse nei confronti del medico sono gravi visto che si parla di “procurata inosservanza della pena”. Con tanto di aggravante per aver aiutato un mafioso. L’uomo, nelle ultime ore, è stato sentito dai carabinieri del comando provinciale di Trapani. Le sue ricostruzioni, però, non hanno mai convinto del tutto gli investigatori: aveva ammesso di non sapere nulla del boss e che credeva di curare il vero Andrea Bonafede.